Walter Benjamin. Immagini di Città
Tra il 1925 e il 1930 Walter Benjamin viaggia intensamente. Si sposta in Europa. Scrive testi, reportage per quotidiani e riviste. Benjamin vagabonda e spedisce rapporti delle città, delle capitali: Mosca, Weimar, San Gimignano, Berlino, Marsiglia, il mare del nord. Un occhio in grado di cogliere aspetti reconditi, inusuali: isola dettagli. Il respiro di questi testi è unico, di una lucidità straordinaria.
Le riflessioni si dispongono accuratamente; sono immagini che vengono “montate”, e che compongono in fine questo testo scritto, di cui non esiste un originale licenziato dall’autore. Nel 1963 la casa editrice tedesca Suhrkamp raccoglie i testi, la maggior parte di essi, e vi inserisce parte di” Infanzia berlinese”.
“Walter Benjamin”, 2007. Maira Kalman
Otto anni dopo il libro vede luce in Italia. L’ultima edizione è stata ristampata da Einaudi nel 2007. Vi si trovano pagine memorabili su Napoli, che Benjamin visitò nel 1925 in compagnia di Asja Lacis. Una città “grigia: di un rosso grigio o ocra, di un bianco grigio”.
E poi pagine su Parigi, altre su Mosca, dove “le chiese sono pressoché ammutolite”. Leggere oggi queste pagine fa un effetto strano: come se il mondo descritto dall’autore fosse definitivamente sparito. Inghiottito architettonicamente, socialmente.
G. S.