Una vita in scena alla Sala Assoli
“Salvatore, favola triste per voce sola“, in scena alla Sala Assoli fino a domenica 10 marzo é lo spettacolo di Tommaso Tuzzoli con Silvio Laviano. Una “favola” divisa in cinque quadri che racconta la vita del protagonista fin dalla nascita.
Presentato da Tinaos / M.P. produzioni, in collaborazione con Benevento Città Spettacolo e Teatri in Città – Festival di Teatro Contemporaneo, Salvatore è la storia di un viaggio, una favola fatta di profumi, di colori e di respiri, una contaminazione di lingue, linguaggi e ritmo, una discesa leggera verso il cratere centrale dell’Etna, altro protagonista del testo.
Il punto di partenza è un grembo materno, il punto d’arrivo un non luogo, dove convivono la follia, il ricordo e la febbre. L’uso del dialetto catanese rappresenta l’unico mezzo espressivo dell’emozione. Il racconto, in prima persona, narrato in lingua italiana, detta i tempi dell’azione e crea il mondo del ricordo e del particolare.
Le ombre/personaggi accompagnano la vita del protagonista, dal giorno della sua nascita fino al giorno del suo trentesimo compleanno, in un vortice senza sosta. Salvatore è un racconto diviso in cinque quadri che rivive le atmosfere di una Catania, specchio di un mondo legato alle tradizioni religiose, ai sacri riti profani, al senso della famiglia, degli amici e degli amori, ma anche specchio di un mondo facilmente modificabile da una nuova “civiltà” dei consumi, ricca di nuovi idoli e priva di ogni passato.
Salvatore, intenso monologo del quale Silvio Laviano firma anche la sceneggiatura, è protagonista assoluto in scena, insieme agli spettatori, di un lungo viaggio, di una storia accattivante che racconta, semplicemente, la vita.
L’allestimento si avvale del suono di Federico Del Pozzo, i video di Teresa Terranova, e della trainer Sabrina Jorio.