The Millionaire
Dopo il grande esordio con Trainspotting, il regista Danny Boyle riappare nelle sale con un nuovo successo: The Millionaire.
Un giovane cresciuto negli slum di Mumbai partecipa a “Chi vuol essere milionario”, e come per un evento magico, fatalistico, Jamal risponde a tutte le domande del quiz, ognuna collegata alla sua vita passata, piena di eventi tragici e avventurosi.
Sembra paradossale che un giovane, venuto dalla parte più povera dell’India, possa diventare l’assoluto vincitore. In molti pensano che sia un imbroglione. Ma l’intento unico di Jamal è vincere il montepremi per riprendersi il suo primo e unico amore, Latika, finita al fianco di un grosso malavitoso locale.
Per la serie “l’amore sconfigge il male”.
Splendida la fotografia, come la tecnica narrativa che passa dal racconto di Jamal al commissariato, fino agli avvenimenti della sua infanzia, gli stessi che hanno determinato la conoscenza delle risposte.
Intensa è la prima parte dove Jamal, buono e amorevole, e il fratello maggiore Salim, ribelle e incline al crimine, affrontano la miseria e sfuggono la condizione di sfruttamento minorile, riuscendo con complicità a trovare soluzioni alternative.
Tra loro c’è la bella Latika, amata da sempre da Jamal, che viene cercata, trovata e nuovamente persa, ma mai dimenticata. Tutti e tre cercano di sopravvivere e trovare, ognuno a proprio modo, una via di uscita da quella che è la vita di un “senza niente” in India.
E’ la vittoria di un eroe buono, positivo, ma povero, che rispecchia il sogno di tutta una casta sociale.
Nel secondo tempo la trama diventa sempre più scontata, e il lieto fine fa di questo film una bella favola contemporanea.
(A. F.)