Sei caffe’ al giorno e levi il medico di torno
Una ricerca condotta dall’Università di Harvard negli USA, condotta da Kathryn Wilson per vent’anni su 50mila uomini, e pubblicata sulla rivista scientifica “”, dimostra che bere molto caffè riduce notevolmente i rischi di sviluppare il tumore alla prostata e di morirne.
L’indagine ha dimostrato che bere sei tazzine di caffè al giorno, sia tradizionale che decaffeinato, riduce del 20% i rischi di ammalarsi di cancro alla prostata e del 60% di morte per colpa di questa forma di tumore.
I soggetti coinvolti sono stati controllati ogni quattro anni nel periodo compreso tra il 1986 e il 2006. Su 47.911 uomini, 5.035 hanno sviluppato un cancro alla prostata, con 642 dei tumori classificati come letali.
Altro aspetto interessante sarebbe l’effetto della caffeina che riduce le probabilità di soffrire di asma, Alzheimer e sclerosi multipla, protegge il fegato dalla progressione dell’epatite C e previene il diabete di tipo 2. Ciò che colpisce di più è l’effetto benefico degli antiossidanti contenuti proprio nella caffeina che sarebbero capaci di ridurre il rischio di sviluppare tumori mortali alterando i livelli di ormoni sessuali, regolando quelli degli zuccheri nel sangue e alleviando le infiammazioni.
Sei caffè al giorno sarebbe dunque la dose corretta per godere di un ottimo stato di salute, superata la quale si potrebbe incorrere in patologie quali il caffeinismo, una sindrome costituita da un insieme di disturbi come insonnia, palpitazioni, vampate di calore al viso alternate a sudorazione, all’ipertensione, a problemi di fertilità, e persino cardiaci nelle persone particolarmente sensibili alla caffeina.
A. M.