"Scrivere la città". A Napoli è un "Asino chi legge"
In collaborazione con l’ Università Suor Orsola Benincasa, il liceo statale “Giuseppe Mazzini” e la Mondadori Editore, la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Federico II proprone il secondo ciclo d’ incontri “Scrivere la città“: un’indagine su come dei testi letterari che hanno al centro della narrazione la città di Napoli, siano un “modo di essere al mondo” – come direbbe Calvino – un momento interpretativo della forma storica della città come metropoli post-moderna con i problemi comuni ad altre metropoli. Nel secondo ciclo di incontri, è stato scelto di accostare ad ogni romanzo una voce o un’esperienza che vive nella realtà quotidiana gli stessi problemi fatti oggetto di finzione, proprio per mostrare come, attraverso la scrittura letteraria, si possano “mettere in scena” i problemi endemici di ogni metropoli. Sarà così possibile cogliere la strada che sta percorrendo l’Italia verso la globalizzazione. Un’analisi affidata però non a dei critici letterari professionisti ma a dei lettori. Oggi, 12 ottobre, alle ore 16, nell’Aula Magna Piovani della Facoltà di Lettere e Filosofia, via Porta di Massa 1, Annamaria Palmieri parlerà di “Asino chi legge” , un libro che racconta la sfida di portare la letteratura, scritta e letta, in luoghi dove la passione per la pagina non è mai nata o si scontra con difficoltà inenarrabili: a Napoli, in Irpinia, in Trentino, in Sicilia e in altre province d’Italia. Antonella Cilento, perennemente in viaggio fra treni e scuole pubbliche, raccoglie storie divertenti, assurde e tristi: dai figli dei capo – clan napoletani, ai giovani pakistani di Bolzano, fissando una fotografia disincantata delle ultime generazioni, della percezione dello scrittore nelle scuole, e di un Paese in piena crisi di idee.
Per il calendario completo degli incontri e altre informazioni visitate il sito www.benicomuni.unina.it
E. d. L.