Salvator Rosa a Capodimonte
Quello che davvero può essere definito un evento. Salvator Rosa al Museo di Capodimonte, con le sue pennellate forti, accese; con dettagli dolci e umani che svelano la Napoli seicentesca immersa tra magia e realismo. Una mostra monografica che resterà fino al 29 giugno, un successo per la città e la Soprintendenza Speciale per il Polo Mussale che finalmente espone il percorso artistico di uno dei maggiori pittori del XVII secolo, “quasi un Caravaggio di metà Seicento con il cuore, l’occhio e la mente di un partenopeo”, come ha evidenziato il Soprintendente Nicola Spinosa.
Gli ottanta dipinti esposti tracciano la storia di un animo tormentato e incantato da una realtà labirintica e sfuggente; dai napoletani esaltati dalle invettive di Masaniello e affascinati da stregonerie e alchimia. È il mondo sull’orlo dell’Apocalisse, e alle prese con la quotidianità.
Un viaggio tra mito e magia, tra tenebre e cieli incantevoli, con figure addolorate e stupite che spiccano grazie allo stile unico di Salvator Rosa.
(L. S.)