Quella decisiva linea di confine
Nello sport la differenza tra una vittoria, un pareggio o una sconfitta viaggia su un filo sottilissimo, fatto di minuti, secondi, colpi decisivi. I minuti che separavano il Napoli dall’ennesima vittoria in trasferta erano solo cinque, poi un calcio di rigore concesso al Parma e realizzato da Amoruso toglie agli azzurri la gioia di un nuovo successo lontano dal San Paolo.
Colpi decisivi. Come quello che porta l’Italia del golf per la prima volta sul tetto del mondo, grazie a Francesco ed Edoardo Molinari che superano con un colpo di vantaggio Irlanda e Svezia, dopo un ultimo giro strepitoso dei due fratelli torinesi che superano anche l’ostacolo sabbia, in uno degli ultimi tiri della competizione.
Decisiva è stata invece la meta di McLean, che ha portato la nazionale azzurra di rugby alla vittoria contro Samoa dopo tredici sconfitte consecutive. Priva del capitano Parisse, l’Italia vince grazie anche ad una meta tecnica ed ai piazzati di Mirco Bergamasco; 24-6 il risultato finale. La differenza, nello sport, sta nel superare una linea. Come quella di meta.
(A. V.)