Premio Guido Dorso
L’associazione internazionale Guido Dorso, presieduta da Nicola Squitieri, prevede dal 1970 l’assegnazione del premio Guido Dorso.
Giunta alla XXXI edizione, la cerimonia di premiazione si tiene a Roma, presso la sala Zuccari di palazzo Giustiniani, con il patrocinio del Senato della Repubblica.
Tra i più autorevoli esponenti del mondo delle istituzioni, della ricerca, dell’economia e della cultura che in passato hanno avuto l’onore di ricevere il premio Guido Dorso ricordiamo Giovanni Leone, Giorgio Napolitano, Renato Dulbecco, Franco Modigliani, Antonio D’Amato, Gabriele De Rosa.
Quest’anno il premio, consistente in un’opera in bronzo creata dallo scultore Giuseppe Pirozzi, verrà consegnato: per le istituzioni, a Gianni Pittella, vicepresidente vicario del Parlamento Europeo e a Vincenzo Scotti, sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri; per la ricerca, a Lucia Votano, direttore dei laboratori nazionali del Gran Sasso; per la cultura, a Guido Trombetti, già rettore dell’Università di Napoli “Federico II”; per l’università, a Roberto Di Lauro, presidente della Stazione Zoologica “A. Dohrn” di Napoli; per il giornalismo, a Mario Orfeo, direttore del TG2; per le sezioni internazionali, a Mohamed Sakhr Materi, presidente della casa editrice “Dar Assabah” di Tunisi e Mike Rienzi, presidente del Gruppo Rienzi di New York.
Il Premio Dorso per la tesi di laurea, invece, è stato assegnato al lavoro della dottoressa Silvia La Mura intitolato “Gaetano Amalfi tra letteratura e folklore”.
La consueta targa del Presidente della Repubblica, che ogni anno viene assegnata ad un istituto scientifico – culturale del Mezzogiorno, è stata ricevuta dall’associazione studi e ricerche per il Mezzogiorno, presieduta da Federico Pepe.
L’iniziativa, che certamente contribuisce alla migliore conoscenza dei problemi del Mezzogiorno, ha come principale finalità quella di segnalare giovani studiosi e ricercatori del nostro Mezzogiorno e personalità del mondo istituzionale, economico, scientifico e culturale che “hanno contribuito con la loro attività a sostenere le esigenze di sviluppo e di progresso del Sud”.
M. E.