Perez. Inferno di un avvocato dei nostri tempi
Dopo la commedia “Mozzarella Stories”, Edoardo De Angelis tenta la carta del noir. E con il suo secondo lavoro, “Perez.” racconta la storia di Demetrio (l’ottimo Luca Zingaretti), un avvocato d’ufficio che si barcamena in una Napoli cupa, confrontandosi con casi disperati che nessuno accetta.
Perez difende gli emarginati per portare avanti la sua idea di giustizia e tiene il male fuori dalla sua vita, a scapito del successo, fino a quando tutto quello che ha sempre evitato irromperà direttamente dalla porta della sua casa.
La sua vita si intreccerà con quella di un camorrista pentito che lo coinvolgerà in un losco affare. A complicare la vicenda si aggiungerà la figlia, fidanzata con un ragazzo, rampollo di un noto boss locale.
Film dal forte impatto emotivo, girato tra il Centro Direzionale e Castel Volturno, colpisce per la cruda nitidezza, sia delle immagini che dei personaggi.
Un tentativo coraggioso di addentrarsi nel thriller metropolitano che però, dopo un buon incipit, incappa in qualche difficoltà, arenandosi in un finale un po’ troppo prevedibile.
Il film esamina in modo efficace la facilità con cui la camorra stravolge una famiglia, demolendone i rapporti di fiducia riflettendo sul fatto che per uscire dalla trappola, un uomo perbene debba lasciare da parte la propria integrità morale per cedere agli inganni, ai complotti, persino all’omicidio. Per combattere la camorra dovrà agire come agirebbe la camorra, e a vincere sarà solo il più scaltro.
And. Esp.