On the Road: il film tratto dal romanzo di Jack Kerouac
Tre giovani assetati di libertà, partono per un viaggio coast to coast negli States del secondo dopoguerra. Sono Sal Paradise, aspirante scrittore della Grande Mela, Dean Moriarty, bohemien giovane e bello, sposato con la seducente Marylou. Tratto dall’omonimo romanzo di culto della beat generation di Jack Kerouac, On the road è uscito solo ieri nelle sale cinematografiche italiane, ma ha una storia alle spalle di oltre 50 anni. Nel 2005 è stata infatti ritrovata una lettera di Kerouac a Marlon Brando (battuta poi all’asta da Christie’s e venduta per poco più di 33000 dollari), risalente al 1957, anno della pubblicazione del romanzo. Nella lettera, Kerouac chiede al divo del cinema americano: “Caro Marlon, ti prego compra i diritti di On the road e facciamone un film insieme”. Marlon Brando sarebbe dovuto essere Dean Moriarty, mentre Kerouac avrebbe interpretato…se stesso, visto che il personaggio di Sal Paradise non è che un alter ego dello scrittore. Ma Brando non accolse l’invito. Nel 1979, sarà Francis Ford Coppola a comprare i diritti per la trasposizione cinematografica del romanzo: ma il progetto rimarrà tale fino al 2010, anno in cui iniziano le riprese. Dietro la macchina da presa c’è il brasiliano Walter Salles (già on the road con I diari della motocicletta), mentre nel cast figurano Sam Riley, Garrett Hedlund e Kristen Stewart. Presentato anche a Cannes quest’anno, non ha in realtà entusiasmato più di tanto la critica: la trasposizione fedele, se non pedissequa, del romanzo, priva il film di una sua propria identità. Glissando sugli aspetti ideologici e politici messi in campo da Kerouac, Salles si concentra sui personaggi e i rapporti che si instaurano tra loro, facendo trasparire l’insoddisfazione che inevitabilmente si nasconde dietro un viaggio, che forse è anche una fuga.
F. A.