Napoli Film Festival. I vincitori
Il Napoli FilmFestival torna a casa. Le proiezioni di questi ultimi giorni, infatti, si sposteranno nella storica sede di Castel Sant’Elmo. Chiusi i concorsi Schermo Napoli, Europa Mediterraneo e Fotogrammi, parte la sezione Incontri Ravvicinati che ieri ha visto come primo protagonista Maurizio Casagrande. L’attore ha presentato il suo primo lavoro da regista, di cui egli stesso è protagonista, Una donna per la vita: l’ha definito un film leggero ma capace di far ridere e commuovere, una storia autobiografica che narra di una donna che sembra quella sbagliata, con le sue manie e ossessioni e di un’altra che invece sembra perfetta ma alla fine le cose non andranno come ci si aspetta. Casagrande ha raccontato poi la sua esperienza lavorativa, figlio del grande attore di teatro Antonio Casagrande non avrebbe voluto seguire le orme paterne ma fare il batterista. Un evento fortuito l’ha portato sulle tavole del teatro e poi ad incontrare Vincenzo Salemme, un connubio felice che dura da anni e che ha dato fama e notorietà ai due comici napoletani. “Da mio padre ho imparato il senso della misura – dice Casagrande – noi napoletani siamo vittime, a volte, della nostra verve e, invece, mio padre mi ha insegnato a coglierne il lato positivo, senza esserne sminuito”. Una donna per la vita è ambientato a Napoli, è lo stesso Casagrande ha spiegare il perché di questa scelta: “avevo bisogno di una bella città e di un grande albergo, potevo ambientarlo in qualunque città d’Italia ma ho scelto Napoli, non solo perché sono napoletano, ma perché credo che la nostra città abbia bisogno di essere rappresentata sotto la sua luce migliore, l’immagine di Napoli all’estero e nel resto d’Italia e di una città malata e invece è giusto far vedere anche la parte sana”. In sala è stata poi proiettato il film di Salemme, Amore a prima vista.
Ma tornando ai vincitori dei concorsi, è stato proiettato in auditorium Sotto gli occhi di tutti (Fra 2012 – Thriller) il film francese che ha vinto il concorso Europa-Mediterraneo. A seguire, due opere di Tiziano Sossi: Omaggio a Giuseppe Bertolucci e Paul Vecchiali, une vie chantée. Paul Vecchiali ha poi a sua volta presentato al Napoli Film Festival il suo ultimo Ritorno a Mayerling in anteprima mondiale.
Sono invece il documentario Resistenza Artigiana e il cortometraggio Nostos i vincitori dell’edizione 2012 delle due sezioni del concorso Schermo Napoli.
Il cortometraggio di Santa de Santis e Alessandro D’Ambrosio sul viaggio verso casa di un soldato italiano dopo la firma dell’armistizio nel 1943, è stato preferito dalla giuria composta da Antonello Paliotti (musicista), Mario Franco (regista e storico del cinema) e Rosalba Ruggeri (professionista della comunicazione).
La giuria ha anche assegnato la targa per il migliore corto di produzione a I frutti sperati di Ezio Maisto. Menzioni speciali per D Gio diretto da Mald’è (Matilde DeFeo) e Hair Reciding di Francesco Lettieri.
Tra i documentari ha vinto invece Resistenza Artigiana di Antonio Manco, definito, si legge nella motivazione “Un ritratto puntuale di un artigiano, non solo per mestiere, testimonianza di un’Italia che resiste con eleganza al mercato, alle critiche, a tutto”. La giuria composta da Antonio Capellupo (giornalista cinematografico), Marika De Rosa (coordinatrice del Faito Doc Festival) e Mauro Frugiuele (membro di Lab 80 film) ha poi assegnato il premio come miglior documentario autoprodotto al documentario Gli Squallor di Carla Rinaldi e Michele Rossi.
Per il concorso Schermo Napoli Scuola, riservato alle scuole della Campania, ha vinto Il riscatto di una città girato dai ragazzi dell’IC ‘’Francesco d’Assisi’’ di Torre del Greco (Na). “Perché – si legge nella motivazione – nella forma del documentario storico mette in scena con perizia e ricchezza il risultato di un accurato e approfondito percorso didattico, riuscendo a rielaborare con cura anche nell’aspetto tecnico e di rispetto delle forme del linguaggio audiovisivo un precedente lavoro teatrale, a sua volta ispirato ad un testo del 1699”, scrivono i giurati Adolfo Fattori (sociologo), Mario Coppeto (presidente della V Municipalità del Comune di Napoli ), Rita Esposito (Presiente associazione culturale Moby Dick progetto scuola). Menzioni speciali pari merito a Mio fratello e i suoi disastri (VI CD “Enrico De Nicola”, Torre del Greco), Giambattista Vico, filosofo napoletano (LS “Vincenzo Cuoco”, Napoli) e Una passeggiata a testa alta (LG “Vittorio Emanuele II”, Napoli).
Per il concorso FotoGrammi ha vinto la foto L’eclisse di Alessandro Gattuso, ispirata all’omonimo film di Michelangelo Antonioni. “Un film in uno scatto: Alessandro Gattuso è riuscito pienamente nell’impresa e lo ha fatto con sapienza tecnica e raffinatezza dello sguardo. La solitudine come punto di partenza, ma anche d’arrivo delle relazioni umane, tema centrale del film di Antonioni, è restituita sin dalla composizione della foto: spazio vuoto di un pentagramma in cui galleggia una sola nota”, si legge nella motivazione della giuria composta da Andrea Renzi (attore), Natascia Festa (redattrice del Corriere del Mezzogiorno), Angela Tecce (direttrice di Castel Sant’Elmo). Gattuso sarà quindi fotografo di scena per uno delle prossime produzioni di Teatri Uniti. Nella categoria under 35 vince invece Deambulazioni introspettive di Liliana Navarra, ispirata anch’essa a L’eclisse di Antonioni. Una menzione speciale va a Delirio e allucinazione di Antonella Padulano, ispirata a Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini.
Oggi, invece, appuntamento al Castello con Renzo Arbore con F.F.S.S. cioè che mi hai portato a fare sopra Posillipo se non mi vuoi più bene, il film cult con Luciano De Crescenzo, Benigni, Pippo Baudo, Alfredo Cerruti degli Squallor, che sarà proiettato dopo la chiacchierata col pubblico. Una serata imperdibile, con inizio alle 21,30. Il prezzo del biglietto per noi studenti universitari è di 4 euro.
Buon Film Festival su Radio F2.
E. d. L.