Napoli e la sua musica: focus sulla canzone napoletana
La canzone napoletana, celebre in tutto il mondo per le melodie di “O’ Sole mio” e “Funiculì Funiculà”, rappresentata da numerosi cantanti che hanno trasmesso emozioni forti e raccontato attimi di vita della nostra città, è finalmente oggetto di studio.
IL CNR Istituto di studi sulle Società del Mediterraneo e l’Istituto Centrale dei Beni Sonori e Audiovisivi con il patrocinio dell’Università degli studi di Napoli “Federico II”, il Polo delle Scienze Umane e Sociali, la Facoltà di Lettere e Filosofia ed il Dipartimento di Sociologia hanno ideato un gruppo di studio sulla canzone napoletana per l’anno 2011/2012 con cadenza ciclica.
I primi due incontri, previsti rispettivamente il giorno lunedì 28 e martedì 29 novembre, avranno luogo presso il Complesso Sant’Antoniello di Piazza Bellini ed il RIOT di via San Biagio dei Librai, 39; l’uno dal titolo “La canzone napoletana: il lavoro sulla memoria” e l’altro “Controtempo” a partire dalle ore 9,30 con focus diversi trattati da professori provenienti da Atenei diversi.
Lo scopo dell’iniziativa è sperimentare un nuovo approccio ai fenomeni complessi di produzione culturale attraverso la dimensione storica della canzone napoletana ed i testi, cogliendone le sue specificità.
L’apertura dei lavori sarà presieduta da Enrico Careri, direttore Centro Studi Canzone Napoletana, e i saluti verranno portati dal rettore dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Massimo Marrelli, da Mario Rusciano, presidente del Polo di Scienze Umane e Sociali, Arturo de Vivo, preside della Facoltà di Lettere della Federico II e Enrica Amaturo, direttore del Dipartimento di Sociologia dell’ateneo federiciano.
L’incontro sarà moderato da un ‘arbitro’ che cronometrerà gli interventi, segnalandone l’inizio e la fine con il suono di un campanello.
Un “passatempo” veloce, una piccola postilla di quello che la canzone napoletana rappresenta oggi per i suoi cultori ed estimatori.
A. M.