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Le teste – il ritorno al thriller di Giuseppe Genna

"Il tema centrale, come da titolo, è la testa – nei suoi rapporti col corpo, col cuore, con il potere e il controllo e cioè con quella che chiamo la malattia occidentale. La decapitazione mi è parsa uno snodo fondamentale in cui l’allegoria riesce a connettere metafisica e politica.” 

Così lo scrittore Giuseppe Genna introduce il suo ultimo romanzo Le teste (Mondadori, pp. 384, € 18,00)

Siamo a Milano, è la vigilia di Natale e nei pressi dell’Idroscalo, durante il recupero di un cadavere, viene ritrovata la testa mozzata di una bellissima donna. Ad indagare sull’accaduto è l’enigmatico ispettore Guido Lopez ( già protagonista dei precedenti Catrame, Nel nome di Ishmael, Non toccare la pelle del drago e Grande Madre Rossa), per il quale l’immagine di quella testa diventerà più di un’ossessione . 

All’inizio del libro e all’inizio di ogni sezione c’è una citazione legata a passi di altri autori che hanno ispirato lo scrittore milanese nella stesura del romanzo (da Victor Hugo a Georges Bataille, da Andrea Zanzotto a Karl Marx) e che accompagnano il lettore nella scoperta di quello che lo stesso Genna definisce un “anti-thriller”.

Un vortice di segreti inquietanti, intrighi, misteri, gli interessi della malavita come dei Servizi Segreti, per l’epilogo di una serie noir di grande successo.

(A. P. )

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