Inizia questa settimana un appuntamento che si terrà ogni lunedì con i consigli e i segreti su come intraprendere una professione.
Questa settimana spieghiamo come si diventa interprete.
Innanzitutto è indispensabile la frequentazione di scuole e corsi di laurea mirati ad acquisire le capacità necessarie, come i corsi di laurea triennale in lingue e letterature straniere, spesso denominati “mediazione linguistica e interculturale”, oppure ci si può iscrivere alle scuole superiori per traduttori e interpreti, che sono comunque istituti universitari o para-universitari.
Le migliori in Italia sono considerate quelle di Forlì e di Trieste, e forniscono una formazione specializzata nelle laurea magistrali, diramate per diventare interprete o traduttore.
L’interprete, a differenza del traduttore, si occupa di traduzioni orali e non scritte, per questo è importante avere non solo una base linguistica ma anche culturale del paese di riferimento.
In Italia non è prevista l’iscrizione ad un albo professionale, tuttavia esistono alcune associazioni senza scopo di lucro nate per tutelare e promuovere l’attività di questa figura professionale come l’AITI.
Per ulteriori informazioni potete visitare il sito:http://www.aiti.org/
F. D. L.