Le coccinelle: dolori e passioni dietro la sceneggiata
“Le coccinelle. Sceneggiata transessuale” è tra i film più interessanti di questa edizione del Napoli Film Festival. Diretto da Emanuela Pirelli, unica donna in concorso,è un documentario con storie drammatiche di transessuali che si incontrano e si intrecciano, fino a formare un gruppo, “Le coccinelle”, che intrattiene con musica e spettacoli dal vivo, sia nei teatri che per le feste private.
Matrimoni, comunioni, battesimi, tutto “alla napoletana”, un tripudio di cibo, applausi, urla e festeggiamenti. Storie drammatiche raccontate dalle stesse protagoniste: i soprusi della giovinezza, quando poco più che bambini, hanno dovuto abbandonare le proprie case per essere quello che sentivano di essere, passando per la prostituzione, alla detenzione, ad amori furtivi, vissuto come un grave peccato e poi finiti male.
Un racconto duro sulla difficoltà di voler sembrare una donna, con le varie operazioni chirurgiche e i trucchi e i vestiti che hanno deciso di usare; ma ciò che agli occhi di chi le guarda le fa sembrare veramente delle donne è la forza di volontà e il coraggio che questi uomini hanno.
Donne coraggiose e passionali, sensuali e dolci, amanti e fidanzate, spudorate ma con dignità. Solo una donna poteva riconosce l’animo di una donna, seppur nascosto dietro il corpo di un uomo. È questo il merito di Emanuela Pirelli, oltre quello di aver messo in luce le difficoltà che quotidianamente i transessuali devono affrontare, ancora oggi, per l’atteggiamento bieco e gretto della gente.
E. d. L.