La Spagna misteriosa del XIII secolo di Gòmez Rufo
Passione, potere e violenza nella Spagna medioevale nelle pagine in un avvincente romanzo.
Tradotto in otto Paesi, in cima alle classifiche di vendita in Spagna, , edito dalla Newton Compton, è il primo libro pubblicato in Italia dell’autore madrileno, considerato uno dei migliori scrittori spagnoli viventi.
“L’amore è come l’acqua, se non si agita imputridisce… E a volte, amore e sofferenza sono la stessa cosa, che paradosso!” è questo l’incipit di un indimenticabile thriller storico dettagliato, incalzante, dall’intreccio folgorante di amore, ambizione, lussuria e mistero che colpisce per l’originalità dell’ambientazione.
Spagna, anno del Signore 1229. Una serie di efferati crimini insanguinano l’abbazia catalana di San Benedetto, il primo monastero femminile del regno di Aragona. Una terribile scia di sangue e violenza si allarga a macchia d’olio dal convento a tutto il Paese e rischia di mettere in pericolo persino la corona di Spagna. Per indagare su questi terribili delitti, il re Giacomo I d’Aragona accorre all’abbazia e convoca Costanza de Jésus, una suora dotata di eccezionali doti investigative. Mentre la ricerca del colpevole va avanti nonostante omertà e reticenze, il rapporto tra il re e la moglie, Eleonora di Castiglia, si incrina definitivamente. Giacomo I ha infatti chiesto al Papa l’annullamento delle nozze per sposare Violante, figlia del sovrano d’Ungheria, una delle dame di compagnia della consorte.
L’autore non lascia niente a caso, i principali elementi dell’intrigo ci sono tutti e sono amalgamati con estrema maestria. La metafora di un mondo chiuso rappresentata dal monastero di San Benedetto, dove si agitano passioni e si nascondono segreti e omicidi irrisolti, è resa con assoluta efficacia. Insomma, un libro da leggere tutto d’un fiato.
G. P.