Nelle sale dal 1 gennaio La migliore offerta, film diretto dal regista premio Oscar Giuseppe Tornatore che vede Geoffrey Rush, altro premio Oscar, nei panni di Virgil Oldman, antiquario e battitore d’asta che vive esclusivamente per il suo lavoro e rifiuta ogni genere di contatto sociale.
Germofobico e misogino, non ha mai amato una donna, ad eccezione di quelle ritratte nei quadri che custodisce gelosamente in una stanza nascosta all’interno della sua enorme e lussuosissima casa, dove abita da solo.
Ma le cose cambiano quando, proprio grazie al suo lavoro, conosce Claire, una giovane ereditiera, costretta dalla sua agorafobia a vivere rinchiusa in una stanza della vecchia villa ereditata dai suoi genitori.
Tra i due, superate le iniziali diffidenze, si instaura un rapporto prima di fiducia, poi di amore.
Un amore insolito, dai tratti cupi, legato a doppio filo al rapporto tra realtà e finzione, che è il tema principale su cui si regge tutta la storia. Una storia in cui si sviluppa un’equivalenza tra amore e arte.
Perché se è vero che “i sentimenti umani sono come le opere, si possono simulare “, è anche vero che “in ogni falso si nasconde sempre qualcosa di autentico”.
Ma. Va.