La dieta di Umberto Maria Giardini
Umberto Maria Giardini, che due anni fa era ancora Moltheni, dopo ben 10 anni di carriera ha detto basta. Non alla musica, ma alla scena musicale, quella dei riflettori puntati sempre sui soliti quattro nomi “commerciali” esaltati senza criterio dai giornalisti.
Dopo un periodo in sordina torna con un tatuaggio sul braccio (la scritta “ex-Moltheni”) che gli ricorda da dov’è venuto, e un nuovo album, “La dieta dell’imperatrice”, che segna una nuova nascita artistica, senza più l’ansia da prestazione delle vendite e per esprimere il cambiamento di Umberto che decide di cominciare da zero. Da se stesso. Dal suo nome.
Il tutto è espresso nell’elegante evocazione del titolo, in cui “dieta” si deve leggere secondo l’etimologia greca “regime, stile di vita” e l’Imperatrice non è altro che la personificazione della Musica, a cui Umberto Maria Giardini non ha mai smesso di dimostrare totale devozione.
Chi amava Moltheni ne riconoscerà il modo di raccontare inconfondibile: fragile, intimo ma allo stesso tempo deciso, schietto. Eppure il disco suona diverso. Si sente lo spirito visionario e coraggioso di chi decide di ricominciare da capo per sperimentare su se stesso reinventandosi, senza tradirsi.
Non c’è dubbio: Umberto Maria Giardini ha confezionato un abito bello come non se ne vedeva da tempo, per la Nostra Imperatrice.
S. R.