La canzone napoletana tra memoria e innovazione
Porta del Sud, ponte virtuale che crea aperture, rotture e scambi verso altri mondi, centro di una forte marginalità ma anche di un significativo universo culturale, Napoli si esprime, da sempre, come luogo propositivo e produttivo in cui la creatività permette di segnare nuove tracce, inediti percorsi e innovativi progetti artistici. Tradizione e innovazione, locale e globale, particolare e universale: senza tenere insieme queste dimensioni non è possibile affrontare lo studio di questa città e della sua produzione culturale che, nelle sue diverse forme, ha da sempre raccontato i mille volti di Napoli.
La canzone napoletana costituisce una sorta di “sismografo” della realtà urbana, registrando trasformazioni e cambiamenti, attraverso continui riferimenti al sociale, alla vita quotidiana, alla collettività, alla cronaca.
Il convegno del 7 e 8 giugno, presso la Facoltà di Sociologia di Napoli, sarà l’occasione per un confronto interdisciplinare in cui docenti di diversi conservatori e università, referenti istituzionali, come il Sindaco De Magistris, esperti, operatori e artisti, come Nino D’Angelo, si confronteranno sul valore culturale e sociale della canzone napoletana.
“La canzone napoletana: il lavoro sulla memoria e la memoria al lavoro” è un convegno promosso dal CNR (Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo) e dal CNR (Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi), patrocinato dal Polo di Scienze Umane e Sociale dell’ Università degli Studi di Napoli Federico II, dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dalla Facoltà di Sociologia dell’ Università degli Studi di Napoli Federico II, dall’AIS (Associazione Italiana di Sociologia) e dal The International Association for the Study of Popular Music (IASPM Italiana)
Di seguito il programma degli incontri:
Giovedì 7 giugno – ore 10.00
Neapolitan Real Book
Introduce e modera:
Anita Pesce
Saluti di:
Stefano Consiglio – Vice Presidente del Polo delle Scienze Umane e Sociali, Federico II Gianfranco Pecchinenda – Preside di Sociologia, Federico II
Enrica Amaturo – Direttrice di Dipartimento di Sociologia, Federico II
Relazioni di:
Massimo Leocata – Conservatorio Santa Cecilia: Memoria ovvero Rimembranza, analisi dell’opera Rimembranza di Napoli di Giovanni Caramiello.
Giovanni Auletta – Conservatorio Santa Cecilia: Canti Paralleli – ‘O Guarracino.
Carla Conti – Conservatorio Santa Cecilia: Canzone appassiunata di E. A. Mario – 90 anni tra identità e significati
Giovedì 7 giugno – ore 15.00
Tavola rotonda
La canzone è morta. Viva la canzone.
Musica liquida e esecuzioni dal vivo: i modelli economici di valorizzazione dei prodotti musicali nel terzo millennio. Il vantaggio competitivo del patrimonio materiale e immateriale della canzone napoletana.
Il mercato della musica è cambiato: il digitale e le nuove forme di distribuzione hanno ridotto le barriere di accesso alla musica e ai contenuti musicali, così come i costi di riproduzione, distribuzione, stoccaggio; hanno aperto alla possibilità di sfruttare su scala globale la “coda lunga” dei mercati di nicchia, dove si generano volumi economici addirittura maggiori che nella grande distribuzione delle hit; mentre le modalità virali del “passaparola” consentono di bypassare gli apparati promozionali e gli accordi radiotelevisivi delle major.
I nuovi scenari della prevalenza della musica liquida e dell’esecuzione dal vivo nei fatturati, la rilevanza delle cifre dei diritti, consigliano di concentrare maggiormente l’attenzione sulle componenti immateriali della conoscenza e della creatività, dei contenuti e della capacità di renderli fruibili nei modi e nelle forme adeguate tanto alle nuove sensibilità musicali, quanto ai nuovi servizi e dispositivi. Come si muovono, in questo contesto, la conservazione, la formazione, l’informazione e l’imprenditoria napoletane, custodi di un patrimonio musicale che connota l’italianità nel mondo, di una forma che continua ad essere “riconoscibile” e riconosciuta sui mercati nazionali e globali?
Introduce e modera:
Marialuisa Stazio
Intervengono:
Gennaro Alifuoco – Biblioteca Nazionale di Napoli, sezione “Lucchesi-Palli”
Anna Bolognese – direttrice Biblioteca Universitaria di Napoli
Mariano Caiafa – RAI, Roma
Raffaele De Magistris – Biblioteca Universitaria di Napoli
Rossella Del Prete – Università del Sannio
Tiziana Grande – Conservatorio di Musica “Domenico Cimarosa” di Avellino
Patrizio Marrone – Conservatorio di Musica “San Pietro a Majella” di Napoli
Mariuccia Simeon – CNR-IRAT, Napoli
Laura Valente – responsabile Memus, Museo e Archivio Storico del Teatro di San Carlo, Napoli
Venerdì 8 giugno – ore 10.00
Tradizione/Traduzione/Tradimento
Introduce e modera:
Lello Savonardo – Università di Napoli Federico II
Relazioni:
Serena Facci – Università di Roma “Tor Vergata”: Napoli a Sanremo. Autori e cantanti di “scuola” partenopea al Festival della Canzone Italiana
Giuliana Muscio – Università di Padova: Passione e il vintage
Marco Martiniello – FRS-FNRS – Università di Liegi (Belgio): Musica e mobilitazione sociale: le particolarità di Napoli
Conversazione con Nino D’Angelo, cantautore
Saluti di
Luigi De Magistris – Sindaco di Napoli
Venerdì 8 giugno – ore 15.00
Tavola rotonda
Linguaggi musicali e culture urbane.
Tradizione, innovazione e contaminazioni culturali a Napoli
La metropoli è il luogo privilegiato per inquadrare gli sviluppi storici, sociali e culturali della modernità. Napoli, con la sua produzione culturale ed artistica, con i suoi linguaggi e i codici espressivi, rappresenta un esempio significativo della città moderna. Porta del Sud, ponte virtuale che crea aperture, rotture e scambi verso altri mondi, centro di una forte marginalità ma anche di un significativo universo culturale, Napoli si esprime, da sempre, come luogo propositivo e produttivo in cui la creatività permette di segnare nuove tracce, inediti percorsi e innovativi progetti artistici.
Tradizione e innovazione, locale e globale, particolare e universale: senza tenere insieme queste dimensioni non è possibile affrontare lo studio di questa città e della sua produzione culturale che, nelle sue diverse forme, ha da sempre raccontato i mille volti di Napoli. La canzone napoletana costituisce una sorta di “sismografo” della realtà urbana, registrando trasformazioni e cambiamenti, attraverso continui riferimenti al sociale, alla vita quotidiana, alla collettività, alla cronaca.
Introduce e modera:
Lello Savonardo – Università di Napoli Federico II
Intervengono:
Giuseppe Aiello
Gino Aveta – autore radiotelevisivo, conduttore, manager
Alberto Baldi – Università di Napoli Federico II
Marco Martiniello – FRS-FNRS e Università di Liegi (Belgio)
Pietro Maturi – Università di Napoli Federico II
Enza Maria Paolino – Università di Napoli Federico II
Marcello Ravveduto – Università di Salerno
Federico Vacalebre – Il Mattino
Giovanni Vacca
Coordinamento scientifico
Anita Pesce, Lello Savonardo, Marialuisa Stazio.
Comitato Scientifico
Prof. Enrica Amaturo, Direttore del Dipartimento di Sociologia “Gino Germani”, Università degli Studi di Napoli “Federico II”;
Dott. Paola Avallone, dirigente di ricerca ISSM-CNR;
Prof. Stefano Consiglio, Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Organizzazione e Gestione del Patrimonio Culturale e Ambientale della “Federico II”;
Prof. Francesco Giannattasio, docente di Etnomusicologia all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”;
Prof. Mario Morcellini, Direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”;
Prof. Maria Antonietta Picone, docente di Storia dell’Arte Contemporanea della Università degli Studi di Napoli “Federico II”;
Prof. Agostino Ziino, Presidente dell’IISM – Istituto Italiano per la Storia della Musica.
Info: canz.nap.call.2011@gmail.com; per le iscrizioni studenti: studenti.canz.nap@gmail.com