Un amore incondizionato per le macchine e per i computer. Una tecnologia con un cuore pulsante che va a 124 bpm al secondo. Senza i Kraftwerk la musica elettronica sarebbe molto diversa. Forse non esisterebbe nemmeno. Progenitori dei Depeche Mode, dei Devo, dei Simple Minds, ma capaci anche di influenzare e rinnovare il suono di David Bowie, i Kratwerk dominarono gli anni ’70 con un rivoluzione pari a quella dei Beatles, e precedentemente di Elvis Presley.
Parole e frasi come un loop ossessivo, insistente. La voce è robotica, e cerca un varco in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia che invade le vite e cambia le relazioni tra persone. Un canto d’amore che si impone tra chip, beat, circuiti, numeri ed equazioni. È il 1981, e non esiste solo la discomusic.