Scritto dal napoletano Bruno Arpaia ed edito da “Guanda”, “Il passato davanti a noi” narra anni difficili, quelli che vanno dal 1973 al 1980, periodo in cui una generazione intera ha sognato, inseguito, capito, toccato con mano la speranza di un mondo migliore.
La storia si svolge in un paesino del napoletano e il protagonista principale è Alberto, all’inizio del libro quindicenne, che più per vantarsi con gli amici che per convinzione, si dice “anarchico”. Infatti preferisce il bar alla politica, e quando il partito di estrema sinistra del paese cerca di coinvolgerlo nelle attività, si dà malato pur di non andare a manifestare. Ma ben presto la sua posizione viene cambiata dal golpe in Cile che lo spinge alla militanza politica, assieme all’amico Angelo.
Tutto il romanzo avrà per perni Alberto, Angelo e gli altri compagni di sezione, le loro attività, le loro lotte, ma anche le amicizie, gli amori, le storie di paese. E, sullo sfondo, passano gli anni più duri per l’Italia: i governi deboli, il terrorismo nero e rosso, gli eventi internazionali.
Uno dei pregi più grandi di questo romanzo è quello di immergere anche il lettore che non ha vissuto direttamente quel periodo nella complessità del decennio. Assenti del tutto i giudizi di valore che permettono una lettura piacevole.
Elemento originale è la successione temporale degli eventi, spesso alternata da flash back al contrario, in cui l’autore racconta la preparazione del libro, che lo porta ad incontrare i personaggi della storia, vent’anni dopo.
(F. A.)