“Il Gioiellino”. Una storia italiana al cinema

Dopo il successo ottenuto con “La Ragazza del Lago”, Andrea Molaioli ci riprova con “Il Gioiellino”. Un cast eccezionale per una storia che ha sconvolto la storia del nostro paese. “Il Gioellino”, dal 4 marzo nelle salecinematografiche, racconta la complessa vicenda che ha travolto una delle più grandi aziende italiane: la Parmalat.

Amanzio Rastelli (Remo Girone) è il padre padrone della Leda, industria agroalimentare quotata in borsa e ramificata in tutto il mondo. I posti di comando sono occupati da suoi parenti più stretti: il figlio, la nipote, più alcuni manager di provata fiducia, anche se gli studi di molti di loro si fermano al diploma in ragioneria. Molaioli descrive l’ascesa ed il declino dell’azienda senza tralasciare le vittorie della squadra di calcio del Presidente, le falsificazioni dei bilanci, le vendite truccate e la finanza creativa.

Per questo film, il regista romano si è affidato a due punte di diamante: Remo Girone e Toni Servillo, nei panni dell’imprenditore di provincia e del suo fidato ragioniere, alter ego di Tanzi e Tonna. In più, il cast si arricchisce con la presenza di Sarah Felberbaum, che interpreta la giovane nipote raccomandata del padrone.

“La storia racchiusa nel film – ha dichiarato Molaioli – finisce un attimo prima che esplodano in tutta la loro gravità le conseguenze del crac. Volevamo restare dentro quelle stanze cercando di afferrare in profondità quanto vi accadeva all’interno, raccontando l’umanità delle persone coinvolte”.

Inoltre, il film è stato protagonista di un’interessante campagna pubblicitaria. Su internet è possibile trovare il sito della Leda (ovvero la Parmalat) con tutte le foto dei prodotti utilizzati nella realizzazione del film (dal latte a lunga conservazione alle ciambelle per la prima colazione).

S. S.