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I paradossi dell'Ilva al Teatro Elicantropo

Continua la stagione del teatro Elicantropo all’insegna dell’impegno civile e politico. Dopo il successo della “Madre”, un nuovo spettacolo si confronterà con il mondo operaio e i suoi drammi. Dal 14 al 17 febbraio la compagnia bolognese Instabili Vaganti presenta  di Anna Dora Dorno, regista originaria di Taranto che ha deciso di ispirarsi alla vicenda dell’Ilva per affrontare un tema di stringente attualità.

Lo spettacolo, che ha debuttato ad agosto allo Stochkolm Fringe Festival, prende spunto dalle pagine del diario di un giovane operaio morto sul lavoro e si ispira ai testi poetici di Peter Shneider e Luigi Di Ruscio. Per dar voce al mondo degli operai, saranno adoperati nuovi linguaggi: poche parole ridotte all’essenziale, accompagneranno le funamboliche esibizioni dell’attore Nicola Pianzola. A fare da sottofondo musica elettronica contemporanea, i rumori della fabbrica e stralci di interviste ai lavoratori dell’Ilva.

Corpo e parola daranno voce al dramma alla spersonalizzazione e la reificazione dell’operaio dal sistema di produzione contemporaneo. Il corpo di Nicola Pianzola, intrappolato in una scala d’acciaio riempie la scena buia, incarnando la condizione di prigionia e di estrema solitudine dell’operaio moderno, intrappolato fra il desiderio di fuggire e la necessità di lavorare.

D. Fer.

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