Gran Premio d'inferno. Grave incidente per Jules Bianchi
Il giovane pilota francese della casa automobilistica “Marussa” è stato protagonista di un violento incidente sul circuito giapponese di Suzuka.
Durante la parte finale del Gran Premio, Bianchi, in seguito all’ acquaplaning delle sue ruote, si è schiantato sotto la gru impegnata a recuperare la vettura di Adrian Suttil, la quale era finita fuori pista qualche giro precedente. Estratto dall’abitacolo della sua monoposto, il pilota è stato trasportato d’urgenza con un’ambulanza all’ospedale di Suzuki.
Il trasporto del corpo è stato più difficile del previsto poiché, dopo aver scartato l’ipotesi del trasporto in elicottero, causa condizioni negative del tempo, l’ambulanza è rimasta bloccata nel traffico mentre Bianchi lottava tra la vita e la morte.
Mentre il giovane pilota in queste ore si sta lentamente riprendendo (ora riesce a respirare senza l’assistenza delle macchine), il padre muove delle pesanti critiche alla FIA. Il motivo è che, il GP del Giappone si è svolto in pessime condizioni ambientali, e nonostante la paura di un forte temporale i direttori di gara hanno deciso lo stesso di far svolgere la gara. Accuse gravi, anche perché come si è visto, il maltempo ha influenzato non poco la gara.
Se questo non bastasse, i direttori di gara giapponesi dovranno difendersi anche da un’altra accusa. Cinque giri prima dell’incidente di Bianchi, la vettura di un altro corridore, Adrian Suttil, si è schiantata contro i tabelloni oltre la pista, senza riportare ferite.
Secondo regolamento, la Safety Car sarebbe dovuta entrare per garantire la sicurezza ai piloti durante l’entrata della gru, ma la Safety Car ha tardato ad entrare e nel frattempo la gru ha iniziato le manovre per rimuovere la vettura di Suttil.
Ed è proprio nella stessa curva, un momento prima dell’entrata della Safety Car, le ruote della vettura del giovane pilota hanno slittato sull’asfalto bagnato, e la sua monoposto è andata a schiantarsi sotto la gru.
Nonostante la bella vittoria di Lewis Hamilton, l’intera Formula 1 e tutti i suoi tifosi restano con il fiato sospeso per le condizioni del pilota, e s’interrogano se è possibile che si debbano sacrificare le condizioni di sicurezza a vantaggio dello spettacolo. Al di là di ciò, tanti piloti, subito dopo la premiazione, si sono recati all’ospedale per sincerarsi delle condizioni del loro amico. Tra i primi ad accorrere, Massa (suo compagno di scuderia), Alonso e anche Vettel.
Enr. Rus.