Carlo Lucarelli, La faccia nascosta della luna
Arriva direttamente dall’altro lato del satellite l’ultima fatica di Carlo Lucarelli, La faccia nascosta della luna (Einaudi, € 17,00, pp. 218), titolo che da solo basterebbe a richiamare vecchi e nuovi fantasmi dal passato della musica e non, passato che di cose strane ne ha parecchie.
Quella di Lucarelli è un’indagine accurata e sistematica sui retroscena più agghiaccianti delle strane morti che accomunano gran parte degli idoli musicali dell’ultimo cinquantennio, analisi rese ancora più suggestive dalle ipotesi della moderna dietrologia, che costruisce dietro ognuna di esse quell’alone di mistero che consacra alla storia della musica personaggi che miti lo erano già in vita.
Da Jimi Hendrix, Jim Morrison e Kurt Cobain scomparsi tutti all’età di 27 anni, passando per Elvis e John Lennon senza dimenticare Tupac Shakur e Notorius B.i.g. Ci sono davvero tutti a testimoniare anche da morti il mistero che spesso circonda chi della musica ne ha fatto una ragione di vita e ne è stato celebrato come un assoluto genio.
Che si tratti di morti inspiegabili, dove campeggia più o meno lo zampino del diavolo o che esse si verifichino sulla scena del crimine, il senso non cambia: c’è davvero qualcosa di strano che accomuna i maggiori artisti del nostro tempo, e questo qualcosa non è ciò che hanno rappresentato per intere generazioni ma il modo in cui ci hanno lasciato. Storie che superano la fantasia eppure che appartengono alla nostra realtà e che rivelano, al di là del nostro inestinguibile bisogno d’illusione, quel che può succedere quando diventi una stella.
(R. S. B.)