Jean François Champollion è stato un famoso archeologo ed egittologo francese, da molti considerato il padre dell’Egittologia, tra i primi ad aver decifrato i geroglifici nel 1822, sostenendo che la scrittura egizia era una combinazione tra fonetica e ideogrammi.
La mostra “Sulle tracce di Champollion. Archeologia, sguardi ed esperienze nella Valle del Nilo”, inaugurata recentemente, e aperta fino al 10 aprile 2012 presso il Museo Archeologico Nazionale, si propone di tracciare un percorso conoscitivo delle diverse fasi dell’esperienza di Champollion nella Valle del Nilo per coglierne l’essenza scientifica e innescare riflessioni sui metodi della ricerca archeologica del tempo, per poi gettare uno sguardo sulla realtà, sui ritmi e sugli orizzonti d’indagine della moderna Egittologia.
L’esperienza scientifica di Champollion 1828 nella Valle del Nilo segnò l’avvio ufficiale dell’Egittologia quale scienza storica. Mediante un accurato e scrupoloso lavoro di documentazione, la spedizione franco-toscana poté porre le basi della moderna metodologia di indagine sulle antichità egizie.
In questo significativo contesto di scoperte e di apporti per gli sviluppi dell’Egittologia, Napoli fu uno dei più fecondi centri di irradiamento dell’interesse per le antichità egizie. Il Museo Archeologico Nazionale custodisce importanti collezioni egizie, le cui principali del Cardinale Stefano Borgia e di Giuseppe Picchianti riflettono quel fervente collezionismo capace di meravigliare e coinvolgere osservatori e appassionati.
Se dunque a Champollion e ai suoi successori si deve la nascita e gli sviluppi della scienza egittologica, a quei cultori come Picchianti e Borgia va riconosciuto il merito di aver valorizzato quanto acquisito nella Valle del Nilo contribuendo alla conoscenza della civiltà egizia.
La mostra, alla quale il Comune di Napoli ha assicurato il patrocinio morale, è organizzata dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, dal Centro Studi di Egittologia e Civiltà Copta “J.F.Champollion” e dall’Accademia Egizia con la collaborazione del Museo Egizio di Firenze.
Per informazioni: http://museoarcheologiconazionale.campaniabeniculturali.it/
M. T.