“L'anello mancante” di una famiglia all'Astra
La crepa oppure la smagliatura su di una superficie liscia, perfetta e abbagliante che tutti ammirano e invidiano. Più precisamente l’anello debole, il conto che non torna: la pecora nera che vive in tutte le famiglie e non ne conferma abitudini, valori, andamento. Pure nella famiglia simbolo dell’Italia: gli Agnelli. Capitanati lungo tutto il Novecento da Gianni, l’Avvocato, abile nel trattare con gli operai, furbo nel gestire la FIAT come patrimonio e simbolo di tutti gli italiani; il capitalista un po’ dandy che per sottrarsi alla noia di Torino partiva con l’elicottero privato per pranzare a Parigi o Courmayer, e che ha traghettato famiglia, industria, Juventus, e un’infinità di affari nell’entusiasta Italia del boom, sapendo resistere durante gli austeri anni ’70, coronando la sua potenza durante i pazzi e rampanti anni ’80.
Tutto perfetto. O quasi. Perché nella vita di Gianni Agnelli l’incrinatura più dolorosa e incomprensibile era lì, costantemente a due passi. Suo figlio Edoardo. Non bastava farlo sedere in panchina con Giovanni Trapattoni per concretizzargli un futuro nella dirigenza della squadra più amata e odiata da tutti gli italiani. Nemmeno fargli respirare l’odore delle gomme bruciacchiate e fargli sentire il frastuono dei motori nei box Ferrari. Edoardo non era un Agnelli fino in fondo, secondo papà. Aveva studiato lettere moderne negli Stati Uniti, si era innamorato delle filosofie orientali, simpatizzato con le idee marxiste, stretto rapporti con l’Iran sciita e fatto uso di eroina.
Figlio ribelle e a disagio nei giardini incantevoli di Villar Perosa.
Il documentarista Giovanni Piperno, nel 2010, si è immerso, addentrato nella famiglia Agnelli, girando un lungometraggio che va dagli albori della FIAT ad oggi: “Il Pezzo Mancante”. C’è la storia d’Italia e il ritratto di una famiglia in chiaroscuro, che ricorda più quelle di Dinasty e di Dallas. Amore, intrighi, successo, e dolore. Come il suicidio dell’inquieto Edoardo, che incrina solo di poco la costante corsa al successo di tutti gli Agnelli.
Il film di Piperno sarà proiettato questa sera, venerdì 17 febbraio, alle ore 21 per il cineforum di documentari “AstraDoc 2012 – Viaggio nel cinema del reale” presso l’Academy Astra di via Mezzocannone.