Vjing: la frontiera della videoarte

Il vjing è una modernissima forma d’arte visuale. La caratteristica principale di questa disciplina è l’utilizzo di strumenti di video proiezione in tempo reale sincronizzati all’audio.

Immagini, video, colori accompagnano suoni di festival, spettacoli e dj set. I primi esperimenti in materia risalgono ai primi anni del ‘900.

Alcuni musicisti, infatti, iniziarono ad accompagnare performance audio con giochi di luci, esperimenti multimediali destinati a regalare esperienze decisamente diverse, extrasensoriali.

Nel 1967 anche il famosissimo artista Andy Warhol contribuì alla fusione di musiche e immagini in un unico evento con una particolare attenzione sulla visualizzazione della musica.

Successivamente anche le band iniziarono a sincronizzare dei film con le proprie esibizioni live.

Oggi i vj danno il loro contributo artistico a molti eventi culturali. Grazie al moderno sviluppo delle tecnologie basta un computer ed un video proiettore per poter creare suggestive performance visive.

I pionieri, invece, utilizzavano vhs e mixer analogici per miscelare immagini e video. Il vjing anni dopo anno si afferma sempre più come disciplina artistica. Sono diventati umerosi gli appuntamenti ed i festival in cui la video arte si celebra: il “Sonar” di Barcellona, “Interferenze” di Bisaccia e il “Live Performance Meeting” a Roma.

Per maggiori informazioni visitate i sito della community italiana http://www.vjcentral.it/

F. C.