Un amore senza emozioni

Se siete amanti dei film al femminile, e provate un sadico piacere nel proporre al vostro partner pellicole che valorizzano il ruolo della donna, come “Pomodori verdi fritti” e “Il colore viola”, allora evitate questo film. Tratto dal romanzo di Susan Minot e adattato dal premio pulitzer Michael Cunningham, “Un amore senza tempo” schiera, invano, uno dei cast più promettenti degli ultimi anni.
Vanessa Redgrave, anziana madre in punto di morte, si abbandona ad un’ onirica agonia, coinvolgendo le sue due figlie Tony Colette e Natasha Richardson, in una raffica di confessioni che svelano un misterioso amore giovanile mai dimenticato. Come spesso succede in molti casi, non basta uno schieramento di star di primo ordine a salvare il risultato finale. Neanche l’interpretazioni di Clare Danes e Maryl Streep risultano convincenti.

Supportato da una regia a tratti inesistente del pluripremiato Lajos Koltai, mai titolo fu più profetico,“Un amore senza tempo” soffre proprio di un’ “atemporalità”, che confonde non solo passato e presente attraverso l’abuso di flashback talvolta azzardati, ma che priva la trama di ogni pathos, riducendo il tutto ad una pallida e insipida storia.

Poco ispirato e insostenibilmente melodrammatico, è stroncato da una sceneggiatura piatta e poco originale, che confeziona un film rigido incapace di coinvolgere lo spettatore. In conclusione, se il vostro “lui” si dimostri riluttante alla visione, non affaticatevi a trascinarlo per la giacca, ma datela vinta a lui per una volta. Ne vale la pena.

(S. D. V.)