Tracy Chapman: storie vere per un futuro più luminoso

Dopo tre anni ritorna Tracy Chapman con “Our bright future”. Lei è la non-diva della musica folk, forse la più importante cantautrice di colore, nel suo genere, dagli anni Ottanta ad oggi.
È difficile essere imparziali. Di lei si ama visceralmente la musica, la sua voce calda e accogliente, l’incedere schivo di chi, suo malgrado è costretto alla celebrità.
Ritorna ogni volta senza clamori e in punta di piedi, portando con sé lo stesso sound e le stesse storie.
Nelle undici tracce, Tracy Chapman racconta di temi scottanti con leggerezza e raffinatezza. Canta della guerra e dell’impossibilità di un futuro sereno, della sregolatezza di nuove starlette, di chi svende senza pudore né ritegno religioni a buon mercato.
“Our Bright Future” è un album senza sorprese. Chi conosce la sua musica, troverà la stessa Tracy Chapman degli esordi, e se per alcuni artisti quest’evenienza è un punto a sfavore, per lei vale l’esatto contrario. È confortante sapere che il tempo passa, ma esistono cose belle e immutabili che non avvertono il bisogno di rinnovarsi e di svendersi per essere apprezzate.
E’ confortante sapere che anche nell’abitudine talvolta si cela un oceano di nuove emozioni.
Per chi volesse ascoltarla dal vivo, tre sono le date italiane del tour: il 28 novembre a Milano, il 29 a Roma e l’1 dicembre a Firenze.

(M. G.)