Tiromancino

Tra le tante informazioni reperibili sull’aggiornatissimo e ricco sito internet del gruppo e le  notizie degli amici più appassionati, non si trova quella che poi sorprende più di tutte durante il concerto: i Tiromancino sono molto disponibili, tremendamente bravi e pieni di grinta.

Erano le 22 del 28 settembre, quando le luci alla Villa Comunale del Ciaurro a Marano, si sono accese su Federico e i suoi per la penultima data del tour 2007 partito a giugno. Lui, Federico Zampaglione, leader storico e unico membro rimasto del gruppo nato nell’ ’89, si presenta sul palco e risulta subito simpatico. Fascia fra i capelli, jeans, giacca scura e scarpe da ginnastica per poter saltare dai palchetti con la sua chitarra o meglio con le sue chitarre. Arriva e sorride, coinvolge, scalda un pubblico infreddolito da una serata umida di inizio autunno.
”Angoli di cielo”, il primo estratto dell’album “L’alba di domani”, con cui i Tiromancino sono adesso in vetta alle classifiche, apre il concerto e poco dopo un imprevisto:
salta un equalizzatore e il microfono di Federico prende a fischiare impedendogli di cantare. Supportato dalla band, il leader del gruppo riesce a trovare le parole adatte per sdrammatizzare e da quel momento in poi si crea un legame fatto di continui feedback di energia al di qua e al di là del palco.

La loro è una musica che mescola suoni sempre nuovi, elettronici per di più e si colloca nel pop-rock. Tutte le canzoni, vecchie, nuove e nuovissime, sono state riarrangiate in chiave rock con lunghi assoli di chitarra elettrica dei due fratelli Zampaglione. Un contrasto delizioso con i testi dei pezzi, ricercati e poetici, scritti dallo stesso Federico che è anche regista e sceneggiatore degli ultimi video del gruppo. Questa commistione fra musica e cinema non è nuova per lui.  Due destini, canzone che li ha definitivamente lanciati nel 2002 è la colonna sonora di Le fate ignoranti di Ozpetec. Non solo. Nero bifamiliare è stato il primo film che l’ha visto regista. E a questo punto una chicca: nel breve ma interessante scambio di battute nel backstage ci ha detto che il suo prossimo film sarà un horror. Sceso dal palco – anche se metaforicamente non c’era mai salito, suonava e cantava insieme e fra il pubblico – Federico ha trascorso un bel po’ di tempo fra i fans per autografi e foto, e poco prima di partire per l’ultimo dei concerti di questo tour 2007 ha lasciato il suo personale saluto a Radio F2, augurando «Buon ascolto».