“The reader”: grande prova d'autore (e d'attore)

Dal regista di “Billy Elliot” e “The Hours” non ci si poteva aspettare di certo una pellicola superficiale o banale. L’ultimo lavoro di Stephen Daldry, “The Reader” è una storia appassionante, intensa, impreziosita da grandi prove d’attore del calibro di Ralph Fiennes e Kate Winslet, tanto da regalare a quest’ultima l’Oscar come miglior attrice protagonista.

Il film ruota attorno alla relazione tra il quindicenne Micheal Berg e la trentaseienne Anna Schimtt. Una sola estate, quella del 1958, è sufficiente per segnare la vita emotiva del ragazzo che, a distanza di anni, rincontra la donna in circostanze completamente diverse. Scopre, assistendo a un processo come studente di legge, che Anna aveva prestato servizio nelle SS. 
 
Da qui il film cambia ritmo: i tempi lenti della prima parte, con inquadrature che rafforzano l’espressività e con pochi dialoghi, lasciano spazio a una maggiore sovrapposizione temporale, già incontrata in “The hours”, film da cui riprende anche la spiccata sensibilità nel tratteggiare l’animo femminile.

Anche le sfumature, i toni, appaiono completamente differenti nelle due parti della pellicola: l’entusiasmo, tratto tipico della gioventù, è esaltato attraverso l’iniziazione sessuale del ragazzo e la passione per i grandi classici della letteratura, letti da Micheal per la sua donna. A fare da contrasto a quest’equilibrio sono invece il senso di colpa e il conflitto tra legge e morale.

 
Sullo sfondo una Germania dai diversi scenari: la bellezza coinvolgente e solare della Baviera si oppone alla città di Berlino, ricca del suo noto fascino, ma decisamente più cupa e impenetrabile.

(F. A.)