Il capolavoro della maturità di Eduardo al Teatro San Ferdinando

Prosegue il percorso dio Luca De Filippo nel teatro di Eduardo del primo dopoguerra intrapreso con l’allestimento di Napoli milionaria! e continuato con Filumena Marturano e Le voci di dentro. Da mercoledì 24 al Teatro San Ferdinando va in scena La grande magia.

La  grande magia – dichiara in proposito l’attore e regista – nasce in un contesto storico affine a quello di Napoli milionaria!, Filumena Marturano e Le voci di dentro; tuttavia trovo che questa commedia abbia uno sviluppo differente e del tutto originale. […] Se negli altri tre testi che ho citato, Eduardo aveva riflettuto sulla società, con i limiti, le ipocrisie, i condizionamenti che imponeva all’individuo, nella Magia lascia spazio all’introspezione e all’amara disillusione sulla possibilità di assistere, in Italia, ad un reale cambiamento. La speranza di un’inversione di tendenza è venuta meno: all’individuo non resta che cullarsi nell’illusione che tutto vada bene. Una scelta valida, utile a sopravvivere, ma perdente, nel privato come nel pubblico. Un Eduardo cinico e disincantato quello che scrive La grande magia, che ci consegna l’immagine di un’Italia immobile, prigioniera di circostanze immutabili; un Paese che si lascia scivolare in un insensato autoinganno: come Calogero Di Spelta, che preferisce credere che Marta, la moglie, non è fuggita con l’amante, bensì che lo attende chiusa nella piccola scatola che l’illusionista Otto Marvuglia gli ha consegnato. Nella Magia è palesemente dichiarato anche il gioco del metateatro, non solo un espediente drammaturgico ma anche una intima e accorata riflessione, che mai sovrasta la finalità principale della commedia: raccontarci una storia, appassionarci a una vicenda umana, filtrata dalla lente di una straordinaria poesia”.

In scena, una numerosa compagnia capitanata dallo stesso Luca De Filippo nel ruolo del Professore Otto Marvuglia, il celebre illusionista protagonista della vicenda; Massimo De Matteo, nei panni di Calogero Di Spelta; Nicola Di Pinto in quelli di Arturo Recchia e di Gennarino Fucecchia; Carolina Rosi nel ruolo di Zaira, moglie di Otto Marvuglia. Con loro: Paola Fulciniti (Signora Locascio), Alessandra D’Ambrosio (Signora Zampa), Carmen Annibale (Signorina Zampa, sua figlia; Rosa Intrugli, sorella di Calogero), Lydia Giordano (Marta Di Spelta, moglie di Calogero), Antonio D’Avino (Mariano D’Albino, amante di Marta; Roberto Magliano), Daniele Marino (Il cameriere dell’albergo Metropole; Gregorio Di Spelta, fratello di Calogero), Gianni Cannavacciuolo (Gervasio Penna; Matilde, madre di Calogero); Giulia Pica (Amelia Recchia, figlia di Arturo), Giovanni Allocca (Il brigadiere di PS; Oreste Intrugli, cognato di Calogero),

Per informazioni: http://www.teatrostabilenapoli.it/info/teatri/teatro-mercadante