Speriamo che sia femmina al cineforum di Ateneo

Dopo la stagione d’oro della commedia all’italiana, il maestro Monicelli, nel 1986, era ancora pronto a stupire. “Speriamo che sia femmina” firmato dal meglio degli sceneggiatori italiani (Tullio Pinelli, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi e Suso Cecchi D’Amico) racconta la storia e le vite di una famiglia di latifondisti della campagna di Grosseto, soffocata dai debiti e diretta verso un lento declino, espressione di una cultura contadina che appare destinata ad un’inevitabile disgregazione.

Per il cineforum di Ateneo “Shangri-La”, “Speriamo che sia femmina” sarà proiettato questa sera, mercoledì 7 marzo alle 20,30, presso il Centro Congressi della Federico II, in via Parthenope 36.

Solo le donne, apparentemente fragili, ma forti e consapevoli della loro nascosta superiorità morale e fisica, si occuperanno del lavoro assumendosi la responsabilità di portare avanti la famiglia, dimostrando forza, determinazione e capacità di sopravvivenza che si contrappongono all’immaturità e alla debolezza dei personaggi maschili.

Una miscela di comicità e dramma, leggerezza e malinconia, con Monicelli che dà la zampata con il suo tocco indiscutibile che ritrae con disincanto la società italiana attraverso le vicende quotidiane e gli avvenimenti privati dei vari protagonisti.

Per informazioni:
Centro Congressi Federico II – via Partenope, 36 – Napoli
www.shangri-la.unina.it

M.P.