Scorie in libertà al cinema Astra

Continuano le attività al Cinema Academy Astra. Dopo il successo delle precedenti proiezioni, il 7 dicembre “Scorie in libertà”, il documentario del regista Gianfranco Pannone, sarà presentato, a cura dell’Associazione Arci Movie con Università Federico II di Napoli e Coinor, al cinema Academy Astra di Napoli alle ore 21.00 alla presenza del regista e di Antonella di Nocera, Assessore alla Cultura del Comune di Napoli. La proiezione costituisce un evento speciale della rassegna AstraDoc – Viaggio nel cinema del reale 2013 che inizierà l’11 gennaio con il film “Il pranzo di Natale” di Antonietta De Lillo e proseguirà poi fino a maggio 2013.

A Borgo Sabotino, a cinque chilometri da Latina, nel 1963, in pieno Boom economico, fu attivata una centrale nucleare su progetto inglese, allora la più grande d’Europa, accolta da tutti con entusiasmo e la cui prima pietra era stata inaugurata da Enrico Mattei. A distanza di ventiquattro anni dal referendum del 1987 che sancì la fine del nucleare in Italia, il regista Gianfranco Pannone, negli anni Ottanta membro del comitato antinuclearista locale, indaga sulla storia del reattore di Latina con l’aiuto di vecchi amici e abitanti del luogo. Scorie in libertà è girato in prima persona, sotto forma di diario politico-personale. Fanno da sfondo al film il serrato dibattito in seguito alla decisione del Governo Berlusconi di attivare con i francesi un nuovo piano nucleare nazionale e il referendum del 2011 che ha di nuovo fermato il nucleare italiano.

Molti gli elementi di denuncia che emergono dal film documentario. Dai tumori, alla tiroide e non solo, che sul territorio Pontino risultano superiori alla media nazionale, alla presenza, inaccettabile, di un poligono di tiro a due passi dal reattore, che tra l’altro contiene ancora parte delle scorie nucleari. Fino ad arrivare al paradosso dei cosiddetti “pesci cinesi”, cioé cefali deformi nati nel canale di scolo della vecchia centrale nucleare. Lungo cinquant’anni, la gente del posto, perlopiù, ha continuato a far finta di niente e si è messa a costruire case su case, più o meno abusive, persino a 600 metri dal reattore. Ma c’è anche un altra storia. A due passi dal reattore di Borgo Sabotino, svetta un secondo piccolo impianto nucleare mai andato in funzione: il Cirene. Quel reattore sperimentale e militare, di costruzione tutta italiana, negli anni Ottanta avrebbe dovuto sancire l’autonomia nucleare del Paese, e forse per questo non andò mai in funzione…

Ho constatato che il pubblico è molto interessato al mio film – dice il regista – perché su ambiente e salute da anni c’è un’emergenza nazionale e chi vede “Scorie in libertà” capisce che la questione ci riguarda tutti”.

Info: Arci Movie

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