Sandokan o la fine dell’avventura

Nato nel 1883 da un’idea di Emilio Salgari, sono state innumerevoli le incarnazioni di Sandokan tra cinema e letteratura. Già dal titolo si può capire come la rappresentazione scritta da Giovanni Guerrieri con la collaborazione di Gabriele Carli ed Enzo Illiano abbandoni il canone salgariano proiettandolo in un’altra, nuova dimensione.
Non siamo più in Malesia, o meglio ci siamo, ma questa è impiantata in una cucina tra manganelli e verdure con la scimittarra di Sandokan che diviene una mezzaluna: una visione nuova, irriverente e folle come è nello stile della compagnia "I Sacchi di Sabbia" al loro debutto in terra partenopea il prossimo 12 marzo al Nuovo Teatro Nuovo e saranno in scena fino al 14.
Si può quindi parlare di "ingredienti" vista l’ambientazione: echi shakespeariani che si fondono con le espressioni del teatro contemporaneo rispecchiati nella Malesia coloniale.

(S. D. V.)