Roger Waters: il ritorno di the wall

Con quasi un anno di anticipo sull’evento, Roger Waters, l’ex leader dei Pink Floyd, annuncia due concerti a Milano nell’ambito del tour ”The Wall Live”, lo spettacolo che riproporrà dal vivo i brani di ”The Wall”, lo storico album dei Pink Floyd del 1979.
Il tour europeo toccherà ben 30 città nel 2011: l’1 e 2 aprile sarà la volta dell’Italia, che vedrà Waters e la sua band esibirsi presso il Mediolanum Forum di Assago (MI).

The Wall
è un’opera rock che il genio creativo di Waters concepì come fortemente autobiografica. La vita del protagonista, Pink, è profondamente segnata dalla perdita del padre nella seconda guerra mondiale, cui si aggiungono altri disagi: una madre iperprotettiva, i maestri eccessivamente autoritari e, in età adulta, i tradimenti della moglie. Fattori che inducono Pink a chiudersi in un isolamento drammatico, e a costruire davanti a sé un vero e proprio “muro”, da cui il titolo dell’album.
L’idea del “muro” fu suggerita, d’altra parte, da uno spiacevole episodio che accadde durante il tour "In The Flesh", nel ‘77, quando Waters sputò addosso ad uno spettatore troppo molesto. L’artista confessò allora di percepire una sorta di barriera psicologica tra lui e il pubblico durante i concerti: e la barriera si materializzò proprio nei concerti di The Wall, con un muro di mattoni che separava letteralmente il pubblico dalla band, ma che alla fine veniva abbattuto, per divenire metafora della rinascita dell’artista.
Nella rappresentazione dell’opera a Berlino, nel 1990, “the wall” divenne simbolicamente “il muro di Berlino”, abbattuto appena un anno prima. Oggi l’artista si interroga sul valore delle tecnologie della comunicazione nella nostra cultura, e si chiede se esse potranno davvero aiutarci a comunicare con gli altri, o se ci ridurranno invece ad essere sempre più soli e a rifugiarci dietro nuovi muri.
M.P.