Rezza e Mastrella a Galleria Toledo

Un’altalena, corde, lacci, drappi rosso sangue: è questo l’habitat del performer (guai a chiamarlo attore) Antonio Rezza per lo spettacolo “7-14-21-28”, in scena dal 16 al 21 novembre al Teatro Galleria Toledo (via Concezione a Montecalvario).

Un habitat creato ad hoc dalla sua “complice” di sempre Flavia Mastrella, artista e scultrice e ovviamente scenografa, autrice con Rezza di questa rappresentazione, che come tutti gli spettacoli di Rezza è difficile da riassumere.

È complesso descrivere la sua capacità di stare sul palco, comprendere la sua logica, l’irruenza, la simultaneità dei suoi gesti, il trasformismo: raccontare la parlantina sciolta e svelta, e la sua mimica facciale.

Sono molte le storie che racconta: un uomo che subisce il fascino dello spazio diventando egli stesso un numero, una donna che rimpiange il tempo dell’amor perduto, il regista di Novara sciocca il suo pubblico, fino ad inscenare un paradossale inseguimento, “la fiaba allucinata”: altro che happy ending: la nevrosi che insegue un capriolo (impersonato da Ivan Bellavista), “uno che scappa e l’altro che corre con due gambe che non ne fanno una”.

Rezza descrivendo il suo “7-14-21-28” afferma “Qui non si racconta la storiella della buona notte, qui si porge l’altro fianco. Che non è la guancia di chi ha la faccia come il culo sotto. Il fianco non significa se non è trafitto. Con la gola secca e il corpo in avaria si emette un altro suono. Fine delle parole.”

Galleria Toledo dal 16 al 21 novembre.
Per informazioni: http://www.galleriatoledo.org/

F. P.