Racconti di cose. Il Giappone degli scrittori

Monogatari. Racconto di cose. La tradizione letteraria giapponese è ancora oggi tra le migliori al mondo, anche le sue radici affondano intorno all’anno 1000. Soprattutto, è ancora in grado di coniugare il lirico con il concreto, il visionario con il quotidiano. 
E’ questa particolare qualità di questa lontana letteratura ad essere analizzata dal prof. Giorgio Amitrano, ordinario di lingua e letteratura giapponese. L’incontro, organizzato dal Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa, si terrà nel Centro Congresso Federico II, in via Partenope, 36, il giorno 18 marzo 2010, alle ore 20.30. Sarà il decimo appuntamento della settima edizione del programma "Come alla Corte di Federico II: ovvero parlando e riparlando di scienza" (sito web: www.comeallacorte.unina.it), attivato con il contributo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, della Regione Campania e della Provincia di Napoli. 
Il dibattito sarà  introdotto e moderato dal Rettore dell’Ateneo federiciano Guido Trombetti: tutti coloro che vorranno partecipare all’incontro, dovranno, per motivi organizzativi, confermare la loro presenza, anche chiamando al numero 081/2537590.
A differenza di altre letterature, quella nipponica ha conservato nel tempo un forte legame tra concreto e intangibile: gli elementi e le caratteristiche della realtà vengono ancora più esaltati nelle trasfigurazioni di molti scrittori dell’Estremo Oriente, tra i quali possiamo menzionare Tanizaki e Kawabata.

(T.T.)