Prosegue il Napoli Film Festival

Oggi alle 17.00, in omaggio al regista francese Vecchiali, In cima alle scale, in versione originale, sottotitolata in italiano, in Sala Dumas – Institut Français Napoli.

Siamo nel 1963 e Françoise Canavaggia ritorna a Tolone. Sono passati molti anni a causa di un esilio forzato. Vedova di un simpatizzante di Pétain ha deciso di tornare in città per vendicarsi di coloro che hanno denunciato suo marito. I flashback si alternano al presente e al passato. Vaga nella città la memoria e incontra diverse persone: un uomo di Nantes al porto; Catherine, la sua cameriera; Christine una giovane che cerca il sentiero dei doganieri ; l’amica Rose e sua figlia Michele alla quale Françoise aveva fatto da madrina e che ora è avvocato e sarà forse destinata a difenderla nel processo. Soprattutto Suzanne, sua sorella alla quale è affezionata anche se quest’ultima ha profittato dell’eredità e dell’indennità dei bombardamenti quando Françoise se n’è andata. Ha anche incontrato il commissario al quale confessa dalle prime sequenze ma con narrazione spezzetata nel film, di aver ucciso le due cognate e il marito di una di esse. Racconta di quando giunse a Tolone con il marito nel 1931, poi venne la guerra e infine la liberazione. Il marito venne assassinato nel 1945 e lei dovette vendere la villa e andarsene. I ricordi e i fantasmi cominciano ad affollare la sua mente. La villa è il simbolo di quella che fu la sua felicità e poi il suo tormento. Nel finale scopriamo che forse la sua immaginazione ha creato l’atto di vendetta e la reclusione, la fantasia ha superato la realtà

Oggi di Truffaut rivedremo, invece,L’ amore fugge,una commedia in versione originale,sottotitolata in italiano, alle ore 18.40,in Sala Dumas – Institut Français Napoli.

A 35 anni Antoine Doinel non è ancora un vero adulto. Divorzia da Christine e rivede per caso tutte le persone, specialmente le donne, che hanno lasciato un segno nella sua vita. Prigioniero del passato, scopre l’avvenire, o almeno così crede, in Sabine. 5° e ultimo capitolo delle “avventure di Antoine Doinel” (J.-P. Léaud). La vita di questo anti-eroe è ricapitolata con una complessa struttura a mosaico con frammenti dei film precedenti che funzionano da flashback-ricordi e che, come tali, possono mentire anche se la parte aggiunta di finzione può svelare nuove verità. Tocca alla colonna sonora mantenere i collegamenti tra passato e presente. Inedito in Italia, è stato doppiato e mandato in onda da RAI3.

Ancora Vecchiali, in serata invece verrà proiettata la pellicola Una donna per tutti, sempre in versione originale, sottotitolata in italiano

Rosa la Rose ha quasi vent’anni e il suo compleanno è imminente. Molto attraente, la ragazza è una prostituta a Parigi, a Les Halles, sa essere molto gioviale e gentile tanto da essere la preferita. Chi regge i suoi fili è però il magnaccia Gilbert che organizza una festa con cena per il compleanno della ragazza. Durante questa occasione ecco Julien, un imbianchino che sta lavorando nel palazzo dove si tiene la festa e per caso entra nella sala,danza con la giovane e si innamora. Lei non è da meno ma ovviamente il suo Gilbert non intende lasciarla libera. Per potersene andare libera dovrebbe lavorare almeno altri cinque anni di vita. Lei cerca ogni mezzo per riuscire a dare un lieto fine alla sua storia con Julien. Tra i suoi spasimanti c’è un giovane ragazzo completamente innamorato di lei, di non bell’aspetto e basso di statura. Ricorrerà a lui per una via d’uscita definitiva che dovrebbe porre fine all’infelicità anche se porta altre conseguenze che divideranno per sempre i due giovani.

Per il “Concorso Europa, Mediterrano” Baikonur, di Veit Helmer (Kaz/Ger/Rus, 2011, 94’), alle ore 20.30, all’ Institut Français Napoli – Sala Dumas

Quando l’astronauta Julie Mahé si schianta con la sua piccola capsula spaziale sulle steppe del Kazakistan, l’operatore della radio locale Iskander (soprannominato “Gagarin“) la ritrova priva di sensi. Perdutamente innamorato, convince Julie, colpita da amnesia, di essere il suo promesso sposo. Ma anche la bugia più romantica, non può restare nascosta per sempre.

Per la sezione “SchermoNapoli, Documentari”, scorreranno sul grande schermo le immagini di Un’auto targata sud,di Giuseppe Pesce e Aldo Zappalà (Ita, 2012, 55’), alle ore 17.00 (circa),al PAN Palazzo delle Arti Napoli – Sala Video

Nell’epopea politica e industriale, ma soprattutto sociale, dell’Alfasud di Pomigliano d’arco, c’è un secolo di storia italiana: dal fascismo alla ricostruzione, dal boom economico alle crisi petrolifere, dalla stagione dei movimenti al terrorismo, passando per la musica dei “gruppi operai”; fino alle privatizzazioni, di cui l’Alfa rappresenta il primo caso italiano. L’Alfa Romeo di Pomigliano compie quarant’anni, e si racconta in “Un’auto targata Sud”, documentario di 55 minuti curato da Giuseppe Pesce con Aldo Zappalà.

A seguire, 60’ in compagnia de Le Coccinelle, sceneggiata transessuale di Emanuela Pirelli (Ita, 2012, 60’)

Non sono drag queen né aspirano ad essere curatissime femme fatale, non interpretano i playback di Raffaella Carrà e non si travestono da icone del pop. Gennaro, Tonino, Genny e Giacinto sono quattro signore napoletane, quattro trans dei vicoli di Napoli. Nelle sale di ristoranti arredati in finto barocco, Le Coccinelle cantano e recitano le loro sceneggiate, raccontando la prostituzione, il giudizio degli “altolocati”, l’ipocrisia dei clienti ma anche l’amicizia con le donne dei quartieri e la gioia di vivere del popolo napoletano. Di fronte ad una platea di famelici invitati al banchetto di nozze, si realizza quest’esilarante commistione di sacro e profano, antico e moderno, normale e diverso.

All’ Accademia delle Belle Arti, per la sezione “Corti”, Percorsi di Marco Latour e Francesca Manuele (Ita, 2011, 8’)
Una giovane ragazza si addentra nel sottosuolo di Napoli. Seguendo il percorso tracciato da un filo incontra svariati personaggi che la spingeranno verso il cuore della città, verso il suo segreto.

A seguire, Cicerenella di Marco Latour e Francesca Manuele (Ita, 2011, 10’)

Un ragazzo coinvolto negli affari di un piccolo clan camorristico decide di abbandonare per sempre quella strada, per guardare senza paura verso il futuro.

Subito dopo Switch di Tommaso Battimiello (Ita, 2012, 8’)

“Switch” è uno spiraglio sulle vite di due personaggi, un ragazzo e una ragazza che vivono nella stessa città, senza conoscersi, che conducono entrambi una vita inappagata e “incompleta”. Seguiamo la fine della loro giornata: lei lavora in un pub, lui è oberato dallo studio. Quando però, nel finale, si ritrovano seduti l’uno accanto all’altra in un vagone della metropolitana, la timidezza impedisce di rompere la barriera che li separa e si lasciano continuando a vivere le loro vite, inconsapevoli di quanto le loro esistenze si siano sfiorate.

13’ per rivivere con Massimo, corto di Ciro D’Emilio (Ita, 2012, 13’), la guerra in Medio Oriente, con un giovane soldato che rievoca la guerra che gli ha lasciato segni indelebili nell’animo.

A seguire, Il sospetto di Giovanni Meola (Ita, 2011, 13’)

Un Uomo tutto vestito di jeans si confessa disperato, cercando di non farsi notare da chi entra in chiesa, come avesse qualcosa da nascondere. Uno scricchiolio sinistro dall’interno del confessionale, unica risposta alla sua richiesta di assoluzione, lo spaventa e lo fa fuggire, facendolo imbattere in una donna che, col figlio, è in chiesa per piangere la morte violenta e inspiegabile della giovane figlia. Il giovane, che vuole vendicarsi a insaputa della madre, è in possesso però di un’informazione preziosa: chi ha assassinato la sorella era interamente vestito di jeans. Ma le cose raramente sono come sembrano…

Sarà poi proiettato Spot Napoli Pride di Egidio Ferrara (Ita, 2012, 4’)

Lo spot è composto da tre singole scene,che formano tre mini storie separate narrativamente. Ogni storia porta avanti una tematica legata al senso del gay pride:

1)parità di diritti;

2)coming out;

3)orgoglio gay;

A seguire, i 20’ di Totore di Stefano Russo (Ita, 2011, 20’)

La comunità di pescatori di un paese dei Campi Flegrei vive una crisi legata alla scarsità del pescato. Incurante delle problematiche espresse dai pescatori, la politica del plenipotenziario locale, l’assessore Gregoroni, tende soltanto a promuovere l’ immagine dell’amministrazione attraverso i media. In tale sfondo s’intreccia la vicenda di Gaetano e di suo fratello Totore, un ragazzone ritardato, i quali, da sempre inseparabili, si scontreranno a causa di una messinscena celebrativa, organizzata dall’assessore, che coinvolge i pescatori. La vita trasfigura in spettacolo, sacrificata ai bisogni di una classe politica sempre più autoreferenziale e incapace di confrontarsi con i problemi reali della gente.

Seguite il nostro Workshow dalle 11.00 alle 13.00, 2h di diretta interamente dedicate al Napoli Film Festival, parleremo dei film visti, di quelli che verranno proiettati e di tutti gli eventi in programma e degli pspiti. Potrete interagire con noi, inviandoci i vostri commenti sui film in cartellone, le vostre domande sia via mail che sulla nostra pagina facebook o inviandoci un tweet.  Buon ascolto e buona visione.

E. d. L