Progetto Palme. Eccellenze al servizio della medicina

Da grandi collaborazioni nascono grandi proggetti. Questa volta si tratta del "Palme", un progetto portato avanti dall’Università degli studi di Napoli Federico II, l’Università di Milano e di Bari e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, nato per la realizzazione di un modulo dimostratore per un accelleratore lineare di prototerapia.
La prototerapia è una complessa tecnica oncologica radioterapica che utilizza il bombardamento di protoni, ed è oggi considerata particolarmente efficace: in molti casi, i risultati si sono rivelati migliori di quelli della radioterapia convenzionale, della chemioterapia e della chirurgia, sia per quello che riguarda l’eliminazione della neoplasia sia per una minore incidenza di effetti collaterali.Il modulo dimostratore è stato costruito e sperimentato in Gran Bretagna presso la ditta E2V, mostrando dei risultati eccellenti. La ditta inglese ha infatti collaborato con il Dipartimento di Scienze Fisiche dell’Ateneo mettendo a disposizione dei generatori a radiofrequenza di altissima potenza.
L’apparato, progettato per una potenza di 2600 kilowatt, ha sostenuto la massima potenza erogabile dal generatore messo a disposizione dalla E2V, ovvero 4000 kilowatt. Il progetto, seguito fin dall’inizio dal professore dell’Ateneo Giuseppe Marrucci, ha visto inoltre il proficuo apporto degli studenti nell’ambito dello svolgimento delle tesi di laurea e dei dottorati, occasione importante per la formazione di un certo numero di esperti giovani in Fisica e Tecnologia degli Accelatori.
Alcuni di questi giovani svolgono ora la loro attività di ricerca presso il Consiglio Europeo per la ricerca nucleare di Ginevra.
Una nuova sfida vinta: riascire a costruire per la prima volta al mondo un simile apparato che sarà il punto di partenza per la ricerca universitaria in un ambito più ampio come quello della medicina culturale a funzioni combinate.
 

(S. S.)