Più Falso del Vero al Castel Nuovo

Inaugurata questa settimana la mostra “Più Falso del Vero” visitabile fino al 9 aprile presso la sala Carlo V del Maschio Angioino.

Una mostra multipla, un ciclo di eventi d’arte costruiti senza soluzione di continuità intorno a un’idea curata da Beppe Palomba per l’Accademia della Bussola: una riflessione per cui l’arte deve modificare, trasformare, e talvolta falsificare la percezione del reale nel momento stesso in cui ne interpreta e rappresenta le varianti.

Secondo il pensiero che la traduzione da una lingua all’altra rappresenta un parziale tradimento, il procedimento creativo, che va dal pensiero dell’artista al materiale che viene plasmato (come il foglio, la tela, il bronzo) contiene in sé il germe della falsificazione, del mutamento, e dell’interpretazione.

Questo significa esaminare la positività della falsificazione come espressione artistica: il vero che diventa falso. L’intento della mostra è di verificare fin dove si possono spingere pittura, scultura, e fotografia per esplorare la linea di confine tra il reale e il percepito, tra l’autentico pensiero dell’artista e la falsificazione dell’osservatore che se ne appropria.

La manifestazione si articola in tre momenti espositivi, due personali inframmezzate da una collettiva degli Artisti dell’Accademia e si è aperta il 7 marzo con la personale di Stefano Galli.

A seguire, dal 17 al 30 marzo, sarà la volta della collettiva che vede tra le sue fila artisti provenienti da tutta Europa come: Simone Aimetta, Domenico Aquilino, Valeria Ballestrazzi, Lorenzo Belardi, Camilla Bernardinetti, Andrea Boldrini, Raimondo Castronuovo, Dario de Cristofaro, Raffaella Gravante, Grelo, Marco Iacobelli, Carlo Inglese, Felice La Sala, Rachele Mari-Zanoli, Lamberto Melina, Nadia Miglino, Salvatore Musumarra, Ana Maria Nagy, Andrea Panarelli, Angelo Petrucci, Gustavo Pozzo, Gelsomina Rasetta, Sylvie Renault, Egidio Scardamaglia, Alessandra Spagnolo, Elena Tutik, Marcello Ursomando, Emanuele Varca, Stefania Verderosa e Maurizio Yorck. Tutti si misureranno col tema della dualità tra visione oggettiva e interpretazione.

Il 31 marzo chiude il trittico una personale di Domenico Aquilino, fotografo interessato alla resa della manipolazione dell’immagine.

La Mostra resterà aperta fino al 9 aprile tutti i giorni feriali dalle 9 alle 19.

Per maggiori informazioni Castel Nuovo: Tel. +39 081 7955877 (Segreteria Museo)

+39 081 4201241 (Biglietteria)

M. T.