Pierre Gonnard: la storia dei volti

Chi ha letto i libri di Sir Arthur Conan Doyle e ha seguito le avventure di sherlock Holmes tra cinema e letteratura, sicuramente ricorderà le straordinarie capacità del mastino di Baker Street nel ricostruire la storia non solo degli omicidi ma anche di una singola persona, cogliendo piccoli particolari come anche solo l’usura delle scarpe.
Non bisogna essere dotati di quelle straordinarie capacità di osservazione per cogliere la storia che si cela nei volti ritratti da Pierre Gonnard, tra i massimi esponenti della fotografia internazionale, in mostra a Milano fino al 19 novembre; fotografo francese trapiantato a Madrid dal ’88 che riesce con le sue opere a trasmettere la vera essenza dell’animo del soggetto ritratto: mendicanti, gente di strada, diseredati dalla società ma che della società fanno parte, formando il nucleo unico e invisibile. 
Come le fondamenta di un palazzo reggono e si nascondono, così la società occulta con il velo dei silenzi e degli sguardi distratti. Una resurrezione  artistico-sociale, che porta i nomi dei personaggi della Bibbia come moderni Adamo e Gesù, che emergono dall’ombra come i volti di Caravaggio o che richiamano i canoni medievali  e rinascimentali  della pittura sacra.  
 
La mostra: Pierre Gonnord Forma.
Piazza Tito Lucrezio Caro 1.
Tel. 02.58.11.80.67.
Orario: mar. mer. sab. dom. 10-20;
gio. e ven. 10-22.
Dal 15 ottobre (ore 19) al 22 novembre. 

www.pierregonnord.com

 
(S. D. V.)