Nuove scoperte sulla dislessia

Si parla tanto ultimamente di dislessia, e non sempre citarne i casi è indice di una reale consapevolezza del problema. La dislessia si presenta come una disabilità di apprendimento di origine neurobiologica, manifestandosi con una difficoltà a effettuare una lettura accurata, fluente e di scarse abilità nella scrittura.
Un gruppo di studiosi dell’Università di Oxford in Gran Bretagna, ha deciso di indagarne gli aspetti più nascosti a partire dalla scoperta del legame di un gene, il cromosoma sei, con la dislessia.
Il vanto di noi italiani è motivato dalla presenza di Silvia Parucchini, a capo del team di ricerca, che ha avuto il merito di approfondire questo legame, in precedenza affrontato solo superficialmente.
E’ stato analizzato un campione di seimila bambini di età compresa tra i 7 e i 9 anni, e si è giunti alla conclusione, attraverso test di lettura, che un bambino su sette presentava una variante del gene che non si ripercuote sul quoziente d’intelligenza.
Lo studio, pubblicato dall’ American Journal of Psychiatry, ha inoltre evidenziato con le sue analisi, la complessità di fattori che determinano la malattia.

(F. A.)