Nonostante il cuore l’Italia del rugby non va

È amara anche la quinta giornata del 6 Nazioni. L’Italia ospita il Galles, sconfitto due settimane fa dalla Francia che ha messo in discussione la possibile vittoria del torneo da parte dei dragoni.

Si attendeva dal Galles una prestazione di altissimo livello, aspettando del match tra Scozia ed Irlanda (vinto dagli irlandesi che a questo punto dimostrano di essere i favoriti per la vittoria del torneo). Invece l’Italia ha sorpreso tutti entrando in campo con la giusta mentalità, spinta dall’inno nazionale cantato a squarciagola da tutto il Flaminio.

Mallett ed i suoi ragazzi hanno dimostrato di aver lavorato bene durante queste due settimane, infatti in campo c’erano aggressività, concentrazione e disciplina. E il Galles, irriconoscibile, non è riuscito ad attaccare nel modo forte e rapido che tutti ben conoscono.

Ma l’Italia non può sperare in una vittoria: ha grandi difficoltà in fase realizzativa, e sopravvive solo grazie ai calci piazzati. Basta questo, e due attacchi ben concretizzati, per dare al Galles una vittoria soffertissima.

Resta il dispiacere di un’altra sconfitta, ma almeno gli azzurri hanno dato tutto, riscattando, in parte, le precedenti brutte prestazioni. Sabato prossimo c’è l’ultima giornata, l’Italia la giocherà in casa contro la Francia.

I francesi devono riscattare la pesante sconfitta contro l’Inghilterra che li ha tagliati definitivamente fuori dalla corsa per la vittoria finale.

Per gli azzurri, invece, è l’ultima spiaggia per non “vincere” il cucchiaio di legno e dimostrare che l’Italia del rugby c’è ed è più viva che mai.

(A. A.)