Napoli, week-end in chiaroscuro

In arte è il “pocho”, il “pazzo”, all’anagrafe è Ezequiel Ivan Lavezzi. Segni particolari? Quando ha di fronte l’Udinese si esalta. È proprio l’argentino infatti, già idolo della torcida del San Paolo, ad aver preso per mano il Napoli e averlo riportato a una vittoria che mancava ormai dal 9 dicembre.

Due reti di pregevolissima fattura ad appena un minuto di distanza l’una dall’altra quelle dell’estroso attaccante azzurro, che fanno da ciliegina sulla torta di una prestazione straordinaria, testimoniata anche dalla standing ovation tributatagli da tutto il San Paolo al momento della sostituzione, a gara ormai terminata.

Il Napoli ha inoltre registrato altre note positive dall’incontro di sabato: i discreti esordi dei neo-acquisti Mannini, impiegato nella ripresa come terzino in un ruolo non suo, Santacroce, abile ad annullare le sortite offensive di Quagliarella e soci, e Pazienza, che ha contribuito a dare equilibrio alla diga di centrocampo quando è subentrato ad Hamsik.

Ma non c’è solo una Napoli che ride. Al PalaVesuvio le azzurre del tennis, vincitrici della Federation Cup (l’equivalente al femminile della Coppa Davis) nel 2006 e finaliste nel 2007, sono uscite sconfitte con un netto 0-3 dall’incontro dei quarti di finale contro la Spagna.

Fatale alla nazionale guidata dal ct Barazzutti il ko rimediato nell’ultima partita da una nervosa Francesca Schiavone contro Anabel Medina Garrigues. Alla luce di questa debacle, ad aprile le azzurre saranno costrette a un delicatissimo spareggio contro un avversario ancora da definire, per non uscire dal tabellone principale del torneo.

(G. R. D. M.)