Napoli apre le porte all’ Europa

Il 30 novembre, nell’ affascinante cornice di Castel dell’ Ovo, si è svolto l’incontro tra 200 cittadini napoletani, scelti per interloquire con il Commissario europeo Laszlo Andor, responsabile per occupazione, affari sociali ed integrazione.

L’iniziativa, voluta fortemente dalla Commissione europea, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Parlamento europeo, nasce con l’approssimarsi dell’Anno europeo dei cittadini (2013) e delle elezioni europee (2014). Lo scopo è di dialogare con i cittadini, attraverso una serie di iniziative. Tra il 2012 ed il 2013, si svolgeranno, infatti, una serie di eventi rivolti alla cittadinanza, in occasione dei quali i Commissari europei saranno tra la gente per ascoltarla su vari temi relativi ai poteri ed alle politiche dell’Unione europea. Due sono le domande a cui il cittadino è chiamato a rispondere: quale tipo di Europa vuole e cosa si aspettate concretamente dall’Unione europea.

In tempo di crisi, il tema più scottante è quello dell’occupazione, in particolar modo, quella giovanile. La scelta della città di Napoli è, dunque, strategica: la città Partenopea ha il più alto tasso di disoccupazione giovanile. Ad aprire il dialogo il Sindaco Luigi de Magistris, che ha ricordato la volontà del suo gabinetto di creare un piano per sfruttare pienamente i fondi europei che giungono in città, sotto la guida del motto “Non lamentele ma fatti”. Il Sindaco ha infatti affermato che “la risposta alla crisi viene dalle persone, prima di chiedere aiuto alla Comunità Europea, dobbiamo aiutarci da soli, emanciparci”.

De Magistris ha poi ricordato la recente statistica del Sole 24 Ore che vede Napoli occupare il terzultimo posto per la qualità della vita, e la critica mossa dallo scrittore napoletano Erri de Luca che i un’intervista rilasciata al Tg2000 nel 2010 aveva detto: “C’è qualità di vita in una città che vive anche di notte, con bar, negozi, locali aperti e frequentati, a differenza di molte città che alle nove di sera sono deserte senza coprifuoco. Considero qualità della vita poter mangiare ovunque cose squisite e semplici a prezzi bassi, che altrove sarebbero irreali. Considero qualità della vita il mare che si aggira nella stanza del golfo tra Capri, Sorrento e Posillipo. Considero qualità della vita il vento che spazza il golfo dai quattro punti cardinali e fa l’aria leggera. Considero qualità della vita l’eccellenza del caffè napoletano e della pizza. Considero qualità di vita la cortesia e il sorriso entrando in un negozio, la musica per strada. Considero qualità della vita la storia che affiora dappertutto. Considero qualità della vita la geografia che consola a prima vista, e considero qualità della vita l’ironia diffusa che permette di accogliere queste graduatorie con un “Ma faciteme ‘o piacere”. Per consiglio, nelle prossime statistiche eliminate Napoli, è troppo fuori scala, esagerata, per poterla misurare”.

Il Commissario Andor ha, quindi, salutato i cittadini e il Sindaco ricordando che le Comunità Europea si impegnerà al massimo per arginare il dannoso fenomeno della disoccupazione giovanile a Napoli, favorendo la formazione, l’insegnamento e la mobilità in tutti gli Stati membri.

Tante le domande che sono state rivolte dai cittadini napoletani al Commissario e i temi che sono stati toccati. Primo fra tutti: il problema dei fondi europei bloccati, a causa di ostacoli burocratici, o inaccessibili al singolo cittadino. Andor ha annunciato l’avvio, da gennaio 2014, di nuove norme “per semplificare i procedimenti e dare la possibilità a tutti i cittadini di beneficiare di contributi europei”. Poi si è passata all’analisi del mercato del lavoro che, a causa della crisi, sta mutando faccia. Tante le nuove professioni che spesso vengono sottovalutate o non trovano un’ adeguata collocazione sul mercato come, ad esempio, nel campo della comunicazione. Il Commissario ha sottolineato l’importanza dell’ istituzione di nuovi strumenti per adattare le leggi e il sistema finanziario, come le microfinanze, per fornire l’apporto necessario alle nuove professioni. Ma per esseri alla pari degli altri stati membri il primo scalino che bisogna superare è, senza dubbio, quello della formazione e lo studio delle lingue.

I cittadini napoletani hanno chiesto al Commissario un maggior numero di fondi per permettere il miglioramento della formazione. Andor ha ricordato quanto le capacità e le competenze stiano cambiando, oggi, ad esempio, è molto importante conosce il tedesco. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di essere sempre aperti al miglioramento delle proprio competenze, anche e soprattutto durante la carriera professionale, e allo scambio intergenerazionale. E sul tema caldo, all’ ordine del giorno, i Commissario ha ricordato che si è giovani fino all’età di 25 anni, durante i quali bisogna concludere il percorso di studi ed entrare nel mondo del lavoro ma non perchè si è al primo impiego bisogna accontentarsi di un lavoro sottopagato. Andor ha elogiato la riforma italiana del mercato del lavoro, definendola “una riforma epocale”. Aspetto da non sottovalutare è quello della disoccupazione femminile: sempre più giovani donne, neomamme, non hanno le stesse opportunità dei coetanei maschi, in quanto non hanno servizi che permettano di occuparsi sia del lavoro che dei figli.

Il Commissario, a tal proposito, ha chiesto ai cittadini di stilare e presentare progetti che riguardino la nascita di asili nido e di servizi di supporto alle famiglie di mamma lavoratrici. E’ stato poi messa in luce, rifacendosi a fatti di cronaca nostrana odierna, come il problema Fiat e quello Ilva, l’importanza di norme che stabiliscano il costo del lavoro, al fine di arginare il dannoso fenomeno della delocalizzazione delle industrie, nonché la necessità di abbassare l’età pensionabile. Il Commissario, però, ha risposto in maniera critica, ricordano che il costo del lavoro non fa la ricchezza di un Paese: in Austria, in Germania, il costo del lavoro è altissimo. Per arginare il fenomeno, bisogna aumentare lo sviluppo dell’ area Est dell’ Europa. Per quanto concerne la riduzione dell’ età pensionabile, Andor ha ricordato come in passato misure di tal genere non hanno risolto i problemi, anzi li hanno accresciuti, e suggerendo, piuttosto, la riduzione delle ore di lavoro, manovra che non impedisce la produzione.

Tanta la voglia dei cittadini di partecipare e di farsi ascoltare. L’iniziativa non si ferma a Napoli ma ci saranno altri incontri, prima a Torino, sul tema della protezione e poi a Pisa, sull’ uso sostenibile delle risorse. L’incontro conclusivo si terrà a Trieste dinanzi ad un più copioso numero di Autorità europee.

E. d. L.