Le gioie del giovane Vettel

Ci si aspettava una scuderia italiana sul gradino più alto del podio al Gran Premio di Monza. Ci si aspettava Maranello con la Ferrari, invece, è stata la domenica di Faenza. Ad aggiudicarsi la gara tra lo stupore generale è stato il giovane Sebastian Vettel con la Toro Rosso, quella che un tempo era la Minardi, oggi di proprietà  di Gerard Berger, ex pilota della Ferrari.
Un successo costruito già sabato durante le qualifiche, quando le incerte condizioni meteorologiche, hanno dato vita ad una griglia di partenza alquanto particolare, con i piloti di testa del mondiale relegati in coda, eccezion fatta per Massa, sesto.
Il pilota tedesco ha invece chiuso in prima fila assieme a Kovalainen in seconda posizione. Lo stesso meteo è stato protagonista indiscusso della gara, assieme a Vettel e Hamilton, quest’ultimo autore di una spettacolare rimonta a suon di sorpassi, che l’ha portato al settimo posto finale, nonostante fosse partito quattordicesimo.
Per il pilota cresciuto sulla pista di Kerpen e la Toro Rosso si tratta della prima pole e della prima vittoria in carriera, ma, soprattutto, Vettel è il più giovane vincitore di un Gran Premio di tutti i tempi, con i suoi 21 anni, spodestando Fernando Alonso.

Weekend deludente per la Ferrari, che, anche se motorizza il team di Faenza, ha avuto poco per cui sorridere. Raikkonen, ormai in crisi, è finito nono, appena fuori dalla zona punti, e Massa che col sesto posto riesce a rosicchiare giusto un punto a Lewis Hamilton nella classifica mondiale, portandosi ad una lunghezza dal pilota McLaren.

Nella MotoGp, in una gara interrotta a sei giri dal termine per le pessime condizioni climatiche trionfa Valentino Rossi, allungando su Stoner, finito quarto, e con 87 punti di vantaggio potrebbe già festeggiare in Giappone la vittoria del titolo iridato. Al Dottore basterà infatti un terzo posto per chiudere i giochi.

(G. R. D. M.)