L'amor fou secondo Colette

Chéri è un romanzo di Colette pubblicato nel 1920, forse uno dei più importanti di questa scrittrice, che fu anche attrice, giornalista, critico teatrale e cinematografico, una donna che pur non provando grande simpatia per le femministe dell’epoca è stata sicuramente esempio di indipendenza e di emancipazione.

Scandalosa e provocatoria, che amava accompagnarsi a ragazzi più giovani.

Ed attorno ad una simile relazione ruota il romanzo. Chéri è un bellissimo e viziatissimo ragazzo, figlio di un’aristocratica francese, che intrattiene una relazione con una donna, Lea, molto più grande di lui.

Lei ha quasi 50 anni mentre Chéri ne ha solo 26. Da sei sono amanti, ma qualcosa cambia quando la madre di Chéry, una vecchia amica di Lea, combina
un matrimonio per il proprio figlio.

Per entrambi il distacco non è facile, e Lea, addolorata e decisa, lascia Parigi per una meta che non rivela a nessuno, né a Chéri né alle sue amiche più intime.

Chéri estremamente scontento dell’ingenuità e della banalità della moglie decide di darsi alla bella vita e abbandona la moglie per alcuni mesi.
Il suo pensiero fisso è sempre Lea, e non riesce a spiegarsi come lei abbia potuto sparire così all’improvviso. E durante le sue passeggiate quotidiane la villa di Lea diventa una tappa fissa.
Un giorno Lea fa ritorno in città e Chéri appena saputo del rientro, corre da lei, e si amano nuovamente.
Il finale è però amaro, molto lontano da un grandioso e scontato happy end, narrato da Colette con grande leggerezza. Chéri non riesce più a guardare la sua Lea come un tempo, la vede invecchiata. Lea si accorge di come molte cose siano cambiate e decide di mandarlo via, di lasciarlo libero.