L’ “espiazione” secondo McEwan

“Espiazione” è il titolo di uno dei romanzi più acclamati da critica e pubblico dello scrittore inglese Ian McEwan. Al centro la storia di uno sbaglio incorreggibile, di conseguenze inevitabili, di un amore in difficoltà.

La storia inizia nell’Inghilterra del 1935. In un apparente tranquillo weekend, la tredicenne Briony, figlia minore della famiglia Tallis, assiste a un litigio tra la sorella maggiore Cecilia e l’amico di sempre Robbie. L’episodio avrà un seguito inaspettatamente tragico nella lettura furtiva, da parte di Briony, della lettera di scuse di Robbie. Da qui in poi, una catena di episodi negativi si abbatterà sul giovane, vittima della fantasia della piccola Briony che sogna di diventare scrittrice. L’irrompere della seconda guerra mondiale segnerà per sempre le vite dei personaggi.

Qual è il peso delle parole? Questo il tema su cui l’autore invita a riflettere. Quanto uno sguardo, una parola possano essere fraintesi. Ma soprattutto, quanto il destino di una persona può cambiare per sempre.

L’opera indaga inoltre sui sentimenti più forti dell’animo umano: i meccanismi del rimorso, dell’amore, della vendetta e della determinazione.

Dal romanzo è stato tratto il film omonimo con la regia di Joe Wright. Keira Knightly, reduce dal kolossal dei “Pirati dei Carabi”, interpreta lo struggente e appassionato ruolo di Cecilia, mentre l’attrice Vanessa Redgrave, seppure per una breve apparizione, interpreta una Briony settantenne che spiega cosa, nella sua vita, abbia significato realmente la parola “espiazione”.

 (F. A.)